Transformers Art e l’arte del riciclo

Milano, la città più industrializzata d’Italia (a dicembre 2016 ha registrato un incremento della produzione del 6,6%), ospita al Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia la mostra Transformers Art che ha come tema fondamentale il riuso e il riciclo.

Questa esposizione, promossa da Baha Fine Art, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Vienna e fondata nel 2010 da Christian Baha, è la prima tappa di un tour mondiale che ha come protagonisti i famosi Trasformers, robot alieni approdati sul nostro mondo con una propria missione, realizzati con materiali trovati nelle discariche del Montenegro dall’artista Danilo Baletic.

Le opere esposte sono otto, alte dai tre agli otto metri, tra queste spicca per altezza Megatron, il capo dei Decepticon, alla costante ricerca di energie per rigenerarsi a costo di distruggere tutto ciò che lo ostacola, ma i suoi piani fortunatamente vengono sempre sventati da Optimus Prime e dagli Autobot, di cui è capo, così come vuole la sceneggiatura del cartone animato della co-produzione nippo-americana nata nel 1984 e che ha riscontrato un enorme successo di pubblico.

Il tema del riuso e della creazione è un tema molto vecchio che risale alla mitologia ebraica, infatti nell’Antico Testamento per la prima volta troviamo il Golem, una macchina servitore che ubbidiva al suo costruttore; continuando ad analizzare la produzione letteraria possiamo annoverare tra queste macchine anche Pinocchio di Collodi, che pur essendo di legno rappresenta la creazione di un essere vivente con l’ausilio della tecnica.

Baletic, con questa mostra, cerca di promuovere l’upcycling e il recycling, ossia il riuso creativo, che purtroppo ancora oggi stenta a prendere piede, sopratutto in Italia, e la raccolta differenziata, per la quale si può ancora fare molto e meglio.

L’arista cerca di spiegare che non tutti i prodotti di cui ci si vuole disfare, per prodotti più alla moda o più confortevoli, hanno realmente finito il loro ciclo vitale, posso ancora essere utili se li si osserva da un altra prospettiva. Ad esempio spaziando nel web capita spesso di imbattersi in oggetti che hanno trovato un nuovo uso, dei vecchi televisori diventati teche per presepe, copertoni delle ruote utilizzati come fioriere, altalene, come colorato mobilio, ed altro ancora. Insomma lo scopo è di innestare un ciclo virtuoso che eviti gli sprechi salvando il nostro pianeta dall’inquinamento.

Questo concetto viene perfettamente veicolato e interpretato da questi Autobot alieni, che come vuole la sceneggiatura sono giunti sulla terra per proteggere gli esseri umani dagli sprechi dei Decepticon, così il fatto che siano stati costruiti con pezzi di recupero assolve perfettamente il loro compito, in più tocca la curiosità e stimola l’immaginazione dei più piccoli, che non solo hanno la possibilità di vedere da vicino questi giganti di metallo, ma vengono chiamati a dare nuova vita ai loro giocattoli e partecipare a numerosi eventi, terminati il 18 Marzo scorso, stimolando le loro capacità creative.

I bambini sono alla base del progetto di Baletic, perché la loro mente fresca è in grado di incamerare al meglio il messaggio dell’artista e possono dunque crescere nella consapevolezza che un mondo più pulito e sano è ancora possibile; diversamente dagli adulti che hanno perso la speranza, la fede e la stabilità, secondo quanto afferma l’artista, i bambini sono l’asse trainante della vita e sensibilizzarli alla cura del proprio pianeta rappresenta una risorsa per il loro futuro.

Per Baletic vedere un bambino sorridere ed entusiasmarsi difronte alle sue creazioni è fonte di soddisfazione e una iniezione di positività, infatti afferma: “se posso dare un sorriso a un bambino, anche solo per un giorno, io e i Transformers Art abbiamo iniziato ad avere successo”.

Come accennato, questa mostra italiana, che si concluderà l’1 Maggio prossimo, è solo la prima tappa di un lungo tour artistico che farà il giro del mondo spostandosi dalla Danimarca a Londra, per poi viaggiare dall’Europa all’Asia passando per gli Stati Uniti (per maggiori informazioni consultare il sito transformers-art.com).

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