Chi è Antonio Tajani

Il 17 gennaio scorso il Parlamento Europeo ha eletto il nuovo Presidente dell’Assemblea, l’onore di succedere al tedesco Martin Schulz è toccato al nostro paese nella figura di Antonio Tajani. Il risultato è stato ottenuto al quarto scrutinio con 351 voti, battendo il candidato del Partito Socialista Europeo (PSE) Gianni Pittella che ha avuto 282 voti. Giornalista e politico, ha svolto la prima attività nelle redazione de ‘Il Settimanale’, ‘Il Giornale’ di cui diresse l’edizione romana, nonché conduttore al GR1 della RAI. Inviato speciale in varie zone del mondo, parla correntemente inglese, francese e spagnolo.

Come politico si è distinto come uno dei fondatori di Forza Italia nel 1994, diventando poi il portavoce del  Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ma ben presto si è evidenziata la sua naturale propensione alla politica europea, già dal 2002 è stato nominato tra i 10 vice-presidenti del Partito Popolare Europeo, carica confermata anche in tutte le successive sessioni.

Oltre l’attività strettamente politica, ha ricoperto importanti incarichi a livello di Commissione Europea subentrando a Franco Frattini, nel 2008 come vice-presidente e Commissario Europeo ai Trasporti nella Commissione Barroso fino al 2009, mentre dal 2009 al 2014 gli fu assegnato il ruolo di Commissario all’Industria. Da ricordare come promosse l’adozione del Regolamento Comunitario dei trasporti nello specifico della tutela dei viaggiatori del trasporto aereo. Da quel momento ritardi e disagi sono sanzionati ed i viaggiatori hanno diritto a specifici rimborsi ed assistenza. Come Commissario all’Industria fu fondamentale il suo impegno nella lotta alla contraffazione e contro i ritardi nei pagamenti nelle transazioni commerciali: sua la proposta di aprire una procedura di infrazione (18 giugno 2014) nei confronti dell’Italia per ritardati pagamenti dei debiti da parte della pubblica amministrazione.

Chiudendo la prima seduta presieduta, ha dichiarato “Sarò il presidente di tutti, rispetterò tutti i gruppi. Potrete contare sulla mia totale disponibilità. Ricordo le persone colpite dal terremoto, fa molto freddo, e non tutti sono riusciti a risolvere i loro problemi. Voglio rivolgere un pensiero anche alle vittime del terrorismo e coloro che soffrono: sia coloro che non hanno casa, sia coloro che non hanno lavoro”. Era dal 1979 che un italiano non veniva eletto presidente del Parlamento europeo (l’ultimo fu Emilio Colombo, eletto nel 1977).

Non è passato molto dal suo insediamento che ha dovuto affrontare due casi, il primo è stato in seguito ai rilievi sulla manovra italiana rilevati dalla Commissione Juncker, il Presidente Tajani in merito alla richiesta di flessibilità ed alle critiche dell’Italia all’Europa, è andato giù duro: “In Italia è sport nazionale dire che è tutta colpa dell’Europa o della Germania. Ma è sbagliato! La flessibilità chiesta dall’Italia non ha creato più crescita, accusa, e ora può essere l’alibi per ‘non fare nulla’ o, peggio, ‘per fare le politiche clientelari’ e ‘regali elettorali’ .

Per ultimo ha avuto da esprimere il suo pensiero sulla Brexit, già espresso telefonicamente alla premier inglese Teresa May: “Il Regno Unito dovrà pagare decine di miliardi di contributi già previsti al bilancio europeo anche dopo la Brexit, dovrà garantire i nostri cittadini residenti nel suo territorio e non può pensare di negoziare i rapporti futuri con la Ue prima di un accordo su questi punti. Così come difficilmente la City potrà continuare ad operare in Europa senza un buon accordo complessivo“.

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