Italian Digital Day

Un futuro in cui le smart city sono una realtà e gli open data aiutano a migliorare la vita a cominciare dalla scuola. Un futuro italiano sempre più proiettato verso i temi del digitale e dell’innovazione. “Un nuovo patto con il Paese”.

Questo l’orizzonte delle possibilità che si apre dinanzi al primo “Italian Digital Day” dedicato al mondo di internet e alle start up innovative, svoltosi alla Reggia di Venaria (Torino). Un “happening del digitale, una convention all’americana” come è stato definito, che ha visto convocato un parterre d’eccezione dal Presidente del Consiglio Renzi, al Ministro Madia, dal presidente della Regione Piemonte Chiamparino al Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, dal sindaco di Torino Fassino a quello della città di Venaria Reale Roberto Falcone, dal Direttore Generale della DG Connect della Commissione Ue Roberto Viola al Direttore dell’Agid Antonio Samaritani fino ad arrivare al Consigliere di Palazzo Chigi per l’Innovazione Paolo Barberis per discutere i temi dell’Industria 4.0, dell’identità digitale, della lotta all’evasione, della digitalizzazione per i servizi al cittadino.

Il prossimo appuntamento per un’iniziativa simile tra due anni “fra due anni torneremo qui e vedremo cosa è stato fatto e cosa non è stato fatto per il cambiamento del Paese attraverso il digitale” queste le parole di Renzi sul palco di Veneria, quando ha preso la parola, continuando “… tra due anni vedremo se il Paese è diventato più semplice. Ma quando si dice Riforma digitale si dice più semplice e più giusto. L’Italia è stata complicata inutilmente in questi anni e lo è stata perfino nel pagare i debiti delle Pubbliche Amministrazioni”. E porta l’esempio di cosa si è fatto per combattere l’evasione fiscale “con la dichiarazione dei redditi pre-compilata abbiamo scoperto 224 mila evasori”. Ma non è solo su questo versante che l’importanza del digitale è emblematica “…il digitale è la più grande che ha l’Italia per essere se stessa – sottolinea il Presidente del Consiglio – dobbiamo evitare che il digitale sia soltanto un divertissement, una cosa per addetti ai lavori. E’ la banda larga la madre di tutte le battaglie – per il Premier italiano – non c’è rinnovamento culturale, anche in senso tecnologico senza la scuola, se si hanno tutti gli strumenti, ma non li si sa leggere si è l’analfabeta della contemporaneità. Ecco perché bisogna riportare al centro la parola educazione”.

I lavori dell’Italian Digital Day, organizzato da Riccardo Luna, Digital champion italiano, sono stati divisi in quattro sezioni: “Sistema Pubblico d’Identità digitale” (SPID), “Anagrafe Unica Digitale” (ANPR), “Carta d’identità elettronica” e “Pagamenti semplificati” (PagoPA), questi i quattro pilastri dell’Italia Digitale di cui si è parlato. Nuovi siti, iniziative, app e progetti sono stati illustrati, storie, idee e persone che hanno cambiato e vogliono cambiare l’Italia con il digitale. Tra questi un posto di primo piano ha senza dubbio lo “SPID”: il sistema pubblico di identità digitale. Il cosiddetto “Pin Unico” che consentirà di accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione on line.

Entro Natale saranno portati al Consiglio dei Ministri due decreti attuativi della Legge Madia per introdurre il Pin Unico, lo “SPID” (il sistema pubblico d’identità digitale, che consentirà di accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione on-line, per semplificare il rapporto tra cittadino e P.A.), e il “FOIA” (Freedom of Information act), che renderà pubblici e disponibili per tutti i cittadini gli atti e glia archivi della P.A.

E ferma è l’intenzione del Ministro Madia di dare un forte impulso all’introduzione di queste innovazioni “ …la Riforma della P.A. ha alcune norme che sono auto-applicative, altre, invece, che hanno bisogno di decreti legislativi: noi porteremo i primi decreti in Consiglio dei Ministri prima di Natale” questa la sintesi del suo intervento in cui pone anche l’attenzione su come la “digitalizzazione del Paese, sui cui il Governo lavora speditamente, non è un qualcosa di fine a sé stesso ma parte fondamentale del programma di governo, mirata a rendere il Paese più semplice, per aiutarlo a crescere, per permetterne lo sviluppo sociale e per farci guadagnare in relazioni umane.” Quello che si vuole fare con questa che è stata definita una “rivoluzione Digitale” continua il Ministro Madia “non è digitalizzare un servizio, semplicemente, perché il cittadino lo scarichi e lo stampi da internet, ma vogliamo rendere completamente digitale il rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione. Attualmente siamo a buon punto, siamo in possesso degli strumenti normativi, finanziari e tecnologici per consentirci di attuare tutto questo”.

In ultimo, ma non per importanza, non possiamo tralasciare di riportare che l’ Italian Digital Day ha fornito l’occasione al Direttore Generale dell’Agid, Antonio Samaritani e ai responsabili delle diverse aree di progetto d’incontrare i “Digital Champions” per illustrare i progetti strategici del Piano Crescita Digitale. Un momento di confronto importante per condividere risultati, obiettivi e strategie future sulle nuove iniziative intraprese dall’Agenzia per l’Italia digitale per lo sviluppo delle tecnologie, dell’innovazione e dell’economia digitale. Samaritani ha, inoltre, presentato, nel corso della Giornata, le “Linee Guida di design per i siti web della Pubblica Amministrazione” elaborate dall’Agid. Linee Guida che raccolgono principi e strumenti fondamentali per la creazione di siti Web che siano efficaci ed efficienti nel supportare il percorso di digitalizzazione della P.A.

Nel rispetto di queste nuove Linee Guida sono stati realizzati e presentati anche le nuove versioni dei Portali: “italiasicura.governo.it” e “soldipubblici.gov.it”; da segnalare è la nuova iniziativa del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato che rende pubblici i dati, in versione “open” relativi al complesso dei pagamenti a carico del bilancio dello Stato.

©Futuro Europa®

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