Prima o poi su qualche giornale locale apparirà l’inserzione AAA Sindaco cercasi. Sarà una coincidenza che purtroppo si ripete puntualmente ma ormai è acclarato che, ogni volta che Marino è fuori dai confini nazionali, a Roma succede qualcosa che aggrava la situazione dei suoi abitanti già gravati da tasse nazionali e balzelli locali. Non ultimo il recente nuovo allagamento delle strade della nostra Capitale. Sperare, quindi, che il Sindaco resti fisso a Roma è ancora peggio vista la sua impenitente azione di stile “Neroniano”.
Una domanda, fra le tante, sorge spontanea: può questa città, così come è ridotta, aspirare a diventare sede delle Olimpiadi? Strade dissestate, traffico paralizzato, servizi pubblici per la mobilità da terzo mondo, sicurezza inesistente ecc., non possono essere certo condizioni per un evento di questa natura. Non dimentichiamo poi che le Olimpiadi di Atene sono state la causa primaria del deficit Greco. Già il Giubileo sarà qualcosa di inimmaginabile per ciò che comporterà ad una città siffatta che, peraltro, non da alcun segno di ripresa, anzi.
Il problema vero è che in altri tempi un primo cittadino, così inadempiente, sarebbe stato costretto ad andare a casa prima della scadenza del mandato. Oggi il PD, pur essendo critico, non può permettersi di elezioni comunale anticipate. Si aspetta di collocarle insieme alle elezioni nazionali, consentendo a Renzi di tirare la volata anche sul Campidoglio per evitare prima una débâcle annunciata. Quasi quasi viene voglia di augurarci, come romani, che si interrompa l’attuale legislatura parlamentare per liberarsi definitivamente di questo “presunto Sindaco”. Sempre che nel frattempo non emuli fino in fondo Nerone, quale unica irripetibile occasione per passare, anche se negativamente, alla Storia di Roma.
[NdR – L’autore dell’articolo è Vicepresidente nazionale dei Popolari per l’Italia e Membro del Bureau PPE a Bruxelles]
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