Horizon 2020 per la ricerca

Nell’ambito dei Fondi Strutturali Europei con timing 2014-2020, molta importanza assume quello denominato Horizon 2020 che la Commissione Europea ha destinato alla ricerca. Questo programma va a sostituire ed ampliare il precedente VII Programma Quadro, al Programma Quadro per la Competitività e l’Innovazione (CIP) e all’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia (EIT). Questo fondo è destinato a supportare l’UE fornendo a ricercatori e innovatori gli strumenti necessari alla realizzazione dei propri progetti e delle proprie idee. Il budget stanziato per Horizon 2020 (compreso il programma per la ricerca nucleare Euratom) è di € 70 miliardi.

Nell’ambito di questo Fondo è stato individuato uno strumento che si propone di livellare verso l’alto la qualità di ricerca ed innovazione nell’ambito degli stati membri della UE. Ricordiamo che se è vero che la crisi ha attaccato l’Europa a macchia di leopardo, tale caratteristica si ripropone anche per il timing delle adesioni alla Comunità. Per eliminare il gap differenziale tra chi è membro storico e chi lo è diventato in tempi relativamente recenti, la Commissione ha dato vita al programma “Spreading excellence and widening participation”. “Diffondere l’eccellenza e ampliare la partecipazione” si propone l’obiettivo generale di migliorare e incrementare il quadro Research & Innovation nell’ambito comunitario,  proprio per questo non si rivolge a tutti gli stati membri, ma sono ammessi a beneficiare del programma Teaming solo gli Stati membri che hanno aderito all’UE dopo il 2004, il Portogallo, il Lussemburgo e otto paesi terzi associati al programma Orizzonte 2020.

Le azioni legate al programma Teaming si concretizzano nel  sostegno alla creazione di nuovi Centri di Eccellenza negli Stati Membri e nelle regioni con performance non soddisfacenti in termini di R&I, altresì possono rivolgersi al miglioramento di quelli già esistenti. Organizzazioni ed Enti di paesi membri che hanno prestazioni non ottimali nel campo della R&I creeranno joint con entità di eccellenza in Europa nel campo della R&I, dando quindi vita ad un teaming, processo guidato dalle controparti di eccellenza.

Abbiamo poi il Twinning, questo è un programma che vuole agire in un determinato campo di ricerca emergente creando connessioni tra almeno due controparti leader a livello internazionale presenti in Europa. Si può esplicitare attraverso scambio di personale, visite di esperti, corsi di formazione, workshop, partecipazione a conferenze, organizzazione di attività congiunte di tipo summer school.

ERA Chairs è un’altra iniziativa volta ad attivare Cattedre nella European Research Area per attirare in modo mirato ricercatori verso Enti che hanno in embrione una potenziale eccellenza e sbloccarne quindi tutte le potenzialità latenti.

Grande importanza viene data anche alle Reti Transazionali di NCP, i National Contact Point sono chiamati a supportare gli Enti nei paesi con prestazioni non ottimali per aiutarli ad acquisire il necessario know-how ed approfittare al massimo delle opportunità messe a disposizione da Horizon 2020.

A sostegno di tutti i progetti sopra elencati vanno implementate le Policy Support Facility (PSF) dirette a migliorare e ottimizzare  in maniera strutturata le politiche per la R&I dei paesi e delle regioni con performance non positive in termini di R&I in modo da portarle a a livello europeo. Le PSF comprendono un database dedicato alle politiche per l’innovazione contenente i dati sulle politiche di R&I negli Stati membri e in Paesi terzi; un helpdesk interattivo sulle politiche dell’innovazione, che aiuta i responsabili politici nazionali e regionali a formulare una richiesta di supporto corrispondente alle loro esigenze; visite da parte di esperti per offrire consulenze mirate e assistenza, tecnica, formazione e valutazione.

Per superare l’Innovation Divide sono stati stanziati € 20 milioni per le PSF su un budget totale per Horizon 2020 di € 69,06 milioni per il 2014 e di € 93,72 milioni per il 2015. Si tenga presente che dal rapporto 2015 emerge che solo in 35 delle 266 regioni europee, che tra l’altro coprono da sole il 45% di tutta la spesa in R&S&I dell’Unione, il rapporto tra gli investimenti in ricerca e sviluppo e il Pil supera il 3%.

I primi progetti selezionati per il finanziamento nell’ambito di Teaming saranno gestiti da agenzie o istituti di ricerca, nonché da autorità nazionali o regionali. Nella prima fase dell’azione ciascun progetto riceverà fino a 500 000 euro l’anno (14,5 milioni di euro in totale), importo che sarà utilizzato per preparare i piani operativi per la realizzazione di nuovi centri di eccellenza o per l’ammodernamento di quelli esistenti.

Per concludere una dichiarazione di Carlos Moedas, Commissario europeo per la Ricerca, la scienza e l’innovazione: “Per dirla con parole semplici, vogliamo che i fondi di Orizzonte 2020 vadano al maggior numero possibile di università e istituti di ricerca europei. Siamo determinati a fare in modo che nessuna regione europea rimanga indietro nel campo della ricerca e dell’innovazione. Lo strumento Teaming contribuisce al conseguimento di questo obiettivo mediante la creazione di partenariati tra i leader del settore e i soggetti che vantano le maggiori potenzialità. Orizzonte 2020 premia l’eccellenza e, cosa ancora più importante, la ricerca dell’eccellenza.”

©Futuro Europa®

Print Friendly, PDF & Email
Condividi

Sii il primo a commentare su "Horizon 2020 per la ricerca"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato


*