Speriamo in bene

Quando gli americani mettono le mani su un nuovo progetto, sono bravissimi nell’accelerare l’andamento dei fatti anche se si tratta di questioni spinose in atto da anni; è quello che sta succedendo ora nella faccenda “disgelo Cuba-Usa”. Pur restando in vigore l’embargo dichiarato dagli Stati Uniti, ogni giorno accade un fatto nuovo destinato a cambiare molte cose nel rapporto tra i due Paesi.

Da qualche giorno per i cittadini statunitensi non sarà più necessario richiede il permesso preventivo per visitare Cuba e sarà possibile acquistare i biglietti di viaggio anche presso le agenzie di viaggio nazionali. Saranno utilizzabili le carte di credito statunitensi sul territorio cubano, senza limite giornaliero di spesa e cadono i limiti per le donazioni a favore di progetti ed enti umanitari o per la difesa dei diritti umani. Saranno ammessi anche finanziamenti a favore di piccole attività imprenditoriali. L’unico problema al momento è che sono davvero pochi gli esercizi che accettano carte di credito; oltre agli alberghi, solo alcuni negozi, ma sicuramente si stanno attrezzando.

In più, evento storico in assoluto, il Governatore dello Stato newyorkese Andrew Cuomo nei prossimi mesi guiderà una delegazione di uomini d’affari a Cuba, in un viaggio che sarà il primo di un esponente politico americano di alto livello da quando l’amministrazione Obama ha nei giorni scorsi allentato le regole dell’embargo imposto all’isola caraibica oltre mezzo secolo fa.

Spero che i cubani siano in grado di tenere a bada tutto il loro entusiasmo, consapevoli di come questo brusco passaggio possa allo stesso modo aiutare e danneggiare l’isola; stiamo parlando di un posto tranquillo e ordinato, dove droga e malvivenza non esistono, dove di notte si gira in tranquillità. Tutto molto ordinato a Cuba. Per esempio, non c’è traccia della confusione caraibica nel traffico in città; a l’Avana, esistono da anni, e si vanno moltiplicando, impianti semaforici particolarmente efficienti e utili. Si trovano su molte avenidas importanti e di grande traffico: i semafori hanno un grande display luminoso con numeri contasecondi alti 70 cm. Da una distanza di 150 metri si possono leggere i tempi utili per l’attraversamento, segnati in verde e quelli in rosso per l’attesa. Gli ultimi tre secondi del verde e i tre del giallo sono lampeggianti. Ci sono molti poliziotti in giro e tutti rispettano le regole.

Sicuramente il progresso porterà una condizione di vita migliore ai tanti poveri della città; speriamo solo sia fatto tutto con attenzione, che i dirigenti cubani siano in grado di scegliere bene i loro partner e che loro, gli ormai ex vecchi nemici, non trasformino questa meraviglia del creato in una Las Vegas caraibica, portando insieme alle carte di credito anche tutto il peggio di una società molto orientata verso un unico dio, il dio denaro.

©Futuro Europa®

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