Matteo, il cantastorie

Napolitano è tornato a casa, è stato Presidente per 9 anni ma lascia senza aver visto nascere una nuova Legge elettorale. Ma avete mica realizzato che ormai non se ne parla più? Lo Stato stalinista in cui viviamo non ne sente più il bisogno. Renzi governa come uno Zar, alla faccia di tutti.

In un’aula non proprio affollata, accompagnato da Martin Schulz, il pavone Matteo ha fatto la ruota al Parlamento Europeo. Anche questo Schulz è davvero l’esempio della grande apertura mentale di certi politici; ha massacrato Berlusconi a torto o ragione non importa, ha massacrato Salvini a torto o ragione non importa, ma è stato zitto con sorrisino ebetino di fronte alle tante frottole del suo compagno di merende, anzi di merendine.

Il discorso di Renzi a Strasburgo in occasione della fine del Semestre italiano, è stato sottolineato da passaggi come: “Non si guida un semestre pensando all’interesse del tuo Paese, ma al futuro dell’Europa. Ciò che serve all’Italia lo fanno gli italiani”. “L’Europa dei vincoli è stata un errore. Ora sia guida del cambiamento”. Io non ho capito, cosa voleva dire? Il semestre italiano è stato un flop, così riportano gli esperti; sicuramente la Lettonia, a cui abbiamo passato il testimone, farà meglio.

Anche se va tenuto conto che sei mesi sono davvero pochi. Forse uno dei settori dove l’Italia si è data più da fare è quello dell’ambiente: dopo anni di stallo, la Presidenza ha concluso l’accordo di grande rilevanza sulla direttiva che consente agli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di OGM in parte o tutto il territorio nazionale. E’ uno strumento legislativo che consente la maggiore flessibilità possibile agli Stati membri nelle scelte relative alla coltivazione di OGM, in modo da poter prendere in considerazione le specificità nazionali e locali. In tema di uso efficiente delle risorse, la Presidenza ha anche raggiunto l’accordo sulla direttiva relativa alla riduzione del consumo dei sacchetti di plastica che, oltre a consentire la riduzione della quantità totale dei sacchetti di plastica oggi utilizzati, potrà rappresentare un’opportunità per migliorare l’intero sistema di gestione dei rifiuti.

Un po’ pochino comunque per parlare di successo. Ma a parte l’Europa che lui sembra padroneggiare, tenendo bene le distanze, questo ragazzo ora ci stupirà con gli effetti speciali sulla scelta del nuovo Presidente della Repubblica. Non aspettatevi qualche gagliardo diversamente giovane, qualcuno in grado di oscurare la sua stella. Penso che si ripescherà nell’armadio delle mummie e si proporrà qualcuno che faccia bella figura in mezzo ai corazzieri. Niente nomi preventivi ha detto. Si bruciano. E allora la sorpresa sarà grande. E anche l’odore di naftalina.

©Futuro Europa®

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