Fiabe a cinque stelle

L’ultima boutade del capocomico di Genova è arrivata tra i regali sotto l’albero. Per la verità, il blog di Beppe Grillo non è tra le nostre principali fonti di informazione e le sue esternazioni le abbiamo sempre lette ampiamente riportate nei dettagli dalle agenzie stampa; ma stavolta la notizia che il Grillo avesse scritto una favola ci ha lasciati tra l’incredulo e lo stupito: volevamo andare a vedere se fosse vero o uno scherzo di fine anno. Era vero.

Nel giorno di Natale, il manovratore delle Cinque Stelle ha donato una favola al popolo grillino, preannunciando (per l’ennesima volta) una richiesta di impeachment per il Presidente della Repubblica a gennaio. Come tutte le fiabe del “c’era una volta”, è sul filo della fantasiosa invenzione (stavolta astiosamente becera e volgare): racconta le storia di un Presidente “uomo molto anziano, con le fattezze di un re scomparso. Il suo portamento, nonostante l’incedere dell’età, era regale, altero. Pur non essendo un re, regnava come un re”.

Dopo il solito elenco “sceneggiato” delle nefandezze che il M5S attribuisce al nostro Capo dello Stato, la fiaba volge al termine con un “ogni anno a Capodanno, da tempo immemore, il presidente faceva un discorso al popolo. Questa tradizione si ripete forse l’ultima volta. A gennaio lo aspetta una richiesta di impeachment per la sua decadenza. […] Un atto da parte di una forza politica a lui forse ignota, della cui presenza non si era accorto”. In chiusura, la consueta insolenza grillina: “L’impeachment è un atto d’amore per consentirgli di godere un meritato riposo con la sua famiglia e di trascorrere serene giornate sulle panchine del Pincio con dei vecchi amici “.

Ora, che commenti possiamo aggiungere? Nessuno. Come sempre nel suo repertorio d’avanspettacolo, Grillo si commenta da solo. D’altra parte, come nella migliore tradizione comica, il battutista si limita ad essere tale e gli spettatori non si aspettano certo chissà quale “parola rivelata”. La commedia, purtroppo per chi l’ha votato, continua.

©Futuro Europa®

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Un Commento

  • Grillo ha dato il benservito a Napolitano, annunciando per l’ennesima volta l’impeachment con toni derisori, per delegittimare a priori quanto dirà nel messaggio di fine anno. Trovo disgustoso questo modo di attaccare una delle persone più’ autorevoli e impegnate a rendere governabile e presentabile l’Italia, qualunque giudizio s’intenda dare sul ruolo che ha avuto in questo difficile passaggio d’epoca, che le forze politiche in complesso non hanno saputo governare. Penso che i messaggi degli ultimi tre presidenti siano fra i momenti più alti di riflessione politica di cui abbiamo potuto avere esperienza. Grillo una volta faceva ridere e pensare. Ora fa piangere. Il caravanserraglio si completa con la richiesta di Forza Italia di boicottare il discorso presidenziale di fine anno.

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