Uomini e caporali

«Alma Shalabayeva potrà lasciare il Kazakistan. La notizia, arrivata dal ministro degli esteri kazako, è stata confermata dalla Farnesina che ha annunciato di aver già consegnato alla donna e alla figlia, ospiti dell’ambasciata italiana ad Astana, i visti per l’area Schengen.

Una vera notizia natalizia, arrivata insieme ai doni di babbo Natale. A me francamente non importa nulla o quasi. Intanto ricordo bene tutta la storia alla Totò di qualche mese fa, quando i portatori sani di birra e salsiccia kazaki portarono a casa le due donne. Ricordo anche la figura non straordinaria dei vari responsabili. Fu il primo dei casi “il governo non si tocca”. O forse il secondo, non so. Cominciò tutta una solfa tra diritti e doveri, rapimenti e spie, contestatori e semplici cittadini vessati. E ora ecco il finale.

“La Farnesina – ha detto la Bonino – ha continuato a lavorare anche dopo che si sono spenti i riflettori” e “la riconquista della libertà di movimento della signora Shalabayeva chiude un cerchio aperto con il provvedimento di revoca dell’espulsione di questa estate. Bene sono felice. Ma quanto interesse verso queste due donne. Certo viene automatico pensare ai nostri marò. Loro non mi sembrano godano di questa attenzione. Sono ancora in attesa che si apra il processo a loro carico presso il tribunale speciale istituito a Nuova Delhi. E pare che la situazione peggiori.

Il tribunale ha dichiarato che i due militari non utilizzarono altoparlanti per lanciare avvertimenti né spararono colpi in aria prima di uccidere due pescatori indiani a bordo del peschereccio St. Antony. Tutto questo porterebbe diritto diritto alla pena capitale. So che la Farnesina segue il caso senza perdere mai l’attenzione su di esso; ma quanto tempo ci vorrà ancora? Sembra che il processo possa cominciare a inizio anno, ma intanto piove sul bagnato. Ad influenzare il dibattimento contribuisce anche la campagna elettorale indiana che vede i nazionalisti indù accusare il partito del Congresso di indulgenza nei confronti dell’Italia a causa delle origini italiane di Sonia Ghandi, leader del partito di governo.

Insomma questi due signori sono ancora lì. Certo è che della vicenda ci sono tante versioni. Forse non sarebbe male fare uno “spiegone” urgente, evitando che tanti giornalisti da due lire diffondano voci di festeggiamenti in ambasciata e di cene e cenette, invece di raccontare la storia dei fatti e non l’interpretazione.

Con buona pace dei tanti caporali che popolano la nostra vita!»

©Futuro Europa®

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