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Allarme Coldiretti, schema decreto autorizza prosciutto senza maiale  – Arriva il prosciutto senza carne di maiale, ma che può contenere più acqua e additivi chimici sinora vietati, a danno dei consumatori e degli allevatori italiani. A lanciare l’allarme è il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare la proposta di schema di decreto ministeriale che rivede la normativa sulla preparazione dei salumi, introducendo una serie di allucinanti novità. Il prosciutto cotto potrà ora essere fatto anche utilizzando carne di altre specie creando confusione nei consumatori sul reale contenuto del prodotto che acquistano. Una possibilità che, come ha dimostrato la recente inchiesta sulla carne di cavallo spacciata per manzo in sughi e polpette,  alimenta  anche il rischio di frodi in un settore come quello delle carni dove dall’inizio della crisi nel 2008 ad oggi sono aumentati del 150 per cento i sequestri secondo una analisi della Coldiretti sulla base dell’attività  dei carabinieri dei Nas nei primi nove mesi del 2014 rispetto allo stesso periodo del 2008.

Made in Italy, Coldiretti: dall’agricoltura 120 prodotti da podio mondiale –  L’Italia è al vertice per sicurezza alimentare e leader del biologico nella Ue. E’ quanto emerge dal dossier “10 veritá sulla competitivitá italiana” realizzato da Coldiretti con Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison. Dentro questo “Made in Italy” di successo, un settore in particolare ha dato prova di vitalità e tenuta, dimostrando di essere un comparto trainante per tutta la nostra economia: l’agroalimentare. Dal 2009, il valore aggiunto a prezzi correnti dell’intera economia è risultato pressoché stagnante (+2,2%), quello agroalimentare ha invece registrato un +10,6% (di cui agricoltura +14,2% e trasformazione alimentare +6,8%). La filiera food è quella che meglio ha risposto alle avversità della crisi anche in termini di competitività: nel 2013 la quota di mercato del settore non solo non ha ceduto quote, ma ha fatto registrare addirittura una lieve crescita (dal 2,8% al 2,9%).

Energia: nel 2013 incentivati 550 mila impianti – Oltre 550.000 impianti fotovoltaici e 5.200 a fonti rinnovabili ammessi agli incentivi. Più di 24 milioni di Certificati Verdi rilasciati e quasi 7,5 TeraWattora ritirati in Tariffa onnicomprensiva; 22.000 richieste di Certificati Bianchi per oltre 5,9 milioni di Titoli di efficienza energetica rilasciati. E ancora, oltre 2.654 verifiche effettuate, per una potenza ispezionata di 3.761 MegaWatt. Sono questi alcuni dei numeri contenuti nel Rapporto Attivitá 2013 del Gestore dei servizi energetici- Gse, consultabile nella sezione Pubblicazioni del sito www.gse.it In particolare in questo Rapporto sono disponibili tutti i dati su Incentivazione e ritiro dell’energia elettrica; Cogenerazione, Certificati Bianchi e Conto Termico; Sistema di immissione in consumo dei biocarburanti; Verifiche e ispezioni sugli impianti; Stoccaggio virtuale del gas e gestione attivitá ETS per il collocamento all’asta delle quote di emissione italiane di gas serra; Studi, statistiche e servizi specialistici e ricadute occupazionali del settore; Attività internazionali e di sostegno alla filiera.

Marghera: partnerschip Autorità per rilancio area – Una partnership tra Eni e Autorità Portuale di Venezia che conferma Porto Marghera quale area strategica per lo sviluppo di progetti ad ampia sostenibilità nei prossimi 20 anni. A Porto Marghera Eni ha completato la prima fase della riconversione della Raffineria di Venezia per la produzione di biocarburanti innovativi, migliori in termini di sostenibilità ambientale (riduzione del particolato) ed efficienza motoristica, grazie alla tecnologia proprietaria Ecofining che consentirà anche la lavorazione di feedstock di seconda generazione, quali oli vegetali esausti e grassi animali. Nell’area del petrolchimico, Eni è impegnata fra l’altro per la trasformazione dello stabilimento Versalis in un polo tecnologico integrato di chimica da fonti rinnovabili. La nascita di un polo tecnologico di chimica da fonti rinnovabili a Porto Marghera determinerà una nuova chimica di specialità, a maggiore valore aggiunto e una sostenibilità economica di lungo respiro-

Rinnovabili: eolico più conveniente dei combustibili fossili .- L’energia eolica sarebbe pi. conveniente dei combustibili fossili, del gas e del carbone, e del nucleare. A dirlo uno studio Ecofys (compagnia di consulenza e ricerca) che ha ricevuto l’approvazione della commissione Europea. Secondo l’analisi della relazione dell’European wind energy association (Ewea) l’energia del vento onshore costa circa 80 sterline per Mwh (Megawattora), meno del gas (130 sterline), del nucleare (105 sterline) e del carbone (tra 128 e 184 sterline). L’eolico offshore costa invece circa 147 sterline per MWh, mentre il solare fotovoltaico arriva a 171.

©Futuro Europa®

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