Festival Internazionale di Villa Adriana

Dal prossimo mercoledì e fino a metà luglio, dodici compagnie di danza, musica, teatro e circo contemporaneo animeranno le serate della storica dimora di Adriano, il più grande sito archeologico a cielo aperto del mondo. Dopo due anni di assenza, le Grandi Terme saranno nuovamente palcoscenico del Festival Internazionale di Villa Adriana a Tivoli, quest’anno alla VI edizione e promosso dalla Regione Lazio – Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili e prodotto dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con MIBACT – Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio e il Comune di Tivoli.

Il 18 e il 19 giugno salirà sul palco la Compagnia Sud Costa Occidentale di Palermo con lo spettacolo-concerto Verso Medea interpretato dall’attrice Emma Dante; il 21 giugno, proseguendo con i classici della cultura greca, il palco ospiterà il violoncellista Mario Brunello che si esibirà nell’opera Odusia, traduzione latina dell’Odissea, che farà viaggiare tramite suoni e melodie gli spettatori attraverso la cultura e la storia del Mediterraneo.

Il 23 giugno hip-hop e street dance si fonderanno insieme alla danza contemporanea grazie allo spettacolo H3 portato in scena dalla compagnia Gruppo de Rua del coreografo brasiliano Bruno Beltrão; il 25 giugno la compagnia Martha Graham Dance Company ci regalerà quattro opere diverse, la rivisitazione del 1984 de la Sagra della Primavera, uno degli ultimi capolavori della grande coreografa Martha Graham; il capolavoro presentato per la prima volta nel 1948, Diversion of Angels, che affronta le infinite possibilità e strade dell’amore; creato nel 1947, Errand into the maze  è un passo a due su musica di Gian Carlo Menotti che rielabora il mito di Teseo e Arianna che entrano nel labirinto alla ricerca del Minotauro; infine Depak Ine  il lavoro di Nacho Duato, uno dei più noti coreografi contemporanei.

Giovedì 26 giugno il palco tornerà ad ospitare la musica per il concerto di Richard Galliano, erede diretto di Astor Piazzola,  e la sua Tangaria Quartet. Mimmo Cuticchio e Ambrogio Sparagna saranno i protagonisti della serata del 27 giugno con l’opera I Quattro Canti di Palermo, che tra canto e musica offrirà uno spaccato delle tradizioni popolari siciliane secondo quanto testimoniato dallo scienziato Giuseppe Pitré.

Martedì 1 luglio calcherà le scene l’artista berlinese Ute Lemper che si esibirà sotto la direzione di Tonino Battista, con il PMCE (Parco della Musica Contemporanea Ensemble), offrendo un’interpretazione raffinata della canzone tedesca e francese del secolo scorso. Per la prima volta in Italia, il 3 luglio, la coreografa Carolyn Carlson si esibirà in Dialogue with Rothko, un assolo dedicato al pittore Mark Rothko. Il 6 luglio le Grandi Terme saranno lo scenario di Beyond creato e diretto da Yaron Lifschitz e la compagnia C!rca, un interessante spettacolo dai toni marcatamente circensi che ci inviterà a osservare la nostra natura andando oltre l’ovvio. Il 10 e l’11 luglio toccherà al Nederlands Dans Theater 2  stupire il pubblico con quattro coreografie pensate per il primo debutto in Italia.

I new then dove il coreografo Johan Ingerintende mostrare ai danzatori la strada verso l’autenticità privata di gesti, movimenti e strutture inutili; dei coreografi Sol León e Paul Lightfoot sono Shutters shut,un brano di quattro minuti nel quale i danzatori rappresentano le parole di Gertrude Stein che recita il poema If I told him,  e Subject to change  una danza ricca di emozioni che si sposta da un duetto tra un uomo e una donna a una coinvolgente danza collettiva; infine Cacti di Alexander Ekman che vede protagonisti i giovani danzatori e la loro professionalità.

Il 14 luglio andrà in scena Night Commuters. Bambini che non dormono mai di Guido Barbieri e Oscar Pizzo, con la regia di Manfredi Rutelli e Yolande Mukagasana, sul palco quattro ragazzi burkinabè affronteranno un racconto teatrale e musicale intenso sulle testimonianze dei loro coetanei che durante la guerra civile in Uganda per sfuggirea rapimenti ed esecuzioni sommarie, tra il 2002 e il 2006, furono costretti a incamminarsi ogni sera lungo la strada che porta a Gulu per passare la notte nei pochi luoghi ritenuti sicuri e rientrare il mattino dopo nelle loro case.

Martedì 15 luglio, per l’ultima serata, Villa Adriana tornerà al suo antico splendore grazie al testo Le rovine di Adriano, creato ed interpretato da Urbano Barbieri sulle note del pianoforte di Danilo Rea,una storia di rifiuti e soldi che ha rischiato di diventare la fine della cultura italiana e che invece è risultata un’importante vittoria della società civile sulla politica degli affari.

©Futuro Europa®

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