Italia delle Regioni

Fondi europei per la cultura e l’ambiente – “La cultura non è solo uno dei titoli della spesa pubblica, ma è invece un punto di grande rilevanza che può e deve rappresentare un’opportunità per fare impresa, creare lavoro ed occupazione. Insomma uno straordinario fattore di crescita”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in occasione del convegno “L’Europa della cultura: opportunità, politiche e prospettive di cooperazione regionale”.

Per la Marini “occorre però che si faccia un salto di qualità nell’approccio alla cultura come risorsa economica, puntando di più sulla necessità di una industria culturale”, magari ispirandosi a molte “buone pratiche” che in questo specifico settore si sono realizzate in altre parti d’Europa, “laddove, soprattutto nella gestione del patrimonio culturale ed artistico, il ruolo dell’impresa e delle risorse finanziarie private, accanto a quelle pubbliche, ha dimostrato che è possibile creare lavoro ed occupazione”.

“Il tema delle risorse europee – ribadisce Marini – le uniche che saranno a disposizione delle Regioni come degli stati membri per una programmazione di lungo termine, e’ molto attuale perché e’ in corso il confronto tra Italia e Commissione europea per l’accordo di partenariato che dovrà specificare le linee strategiche e gli obiettivi che si dovranno raggiungere nel prossimo settennato 2014-2020. Molte sono state le osservazioni che la Commissione europea ha inviato all’Italia, ed alcune di queste chiedono che vi siano una maggiore incisività proprio delle azioni relative alla risorsa culturale. L’Europa ci chiede, giustamente, di investire di piu’ e meglio, favorendo soprattutto nelle azioni concrete soprattutto l’elemento creatività e innovazione”.

Dalla regione Lombardia particolare attenzione alla montagna agli Stati generali dell’Ambiente – Confronto tra il territorio della Provincia di Sondrio e l’Assessorato all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile.  L’obiettivo di questi incontri che stiamo tenendo sui territori lombardi da qualche mese, è proprio ascoltare voi”. Con queste parole l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, ha aperto il suo intervento alla tappa lecchese de ‘Gli Stati generali dell’Ambiente’, Dopo aver ringraziato le STER per il prezioso lavoro svolto in loco, “come rappresentanza operativa della Regione sui territori, in special modo quei territori che sono un po’ lontani dalla sede dell’ente Regionale a Milano”, l’assessore ha ricordato i temi principali al centro dell’incontro.

Le aree tematiche: “Come nei precedenti appuntamenti – ha spiegato l’assessore – anche oggi ci siamo limitati ad un’ introduzione delle tematiche emerse delle principali istanze pervenuteci, che hanno riguardato:  l’esperienza dei Parchi Regionali già presenti e il futuro del Parco dello Stelvio; il piano cave di Sondrio, il bilancio idrico e gli usi delle acque; il tema  della qualità dell’aria a Sondrio. Il Piano Regionale degli interventi per la qualità dell’Aria e il divieto di combustione all’aria aperta di sfalci e potature; e infine, ambiente e sviluppo, utilizzo delle biomasse, localizzazione delle discariche di inerti e diffusione della banda larga”.

L’assessore Terzi ha poi rapidamente passato in rassegna le principali attività del suo assessorato e gli obiettivi raggiunti, insistendo sul ruolo della programmazione. “Siamo molto concentrati in questi mesi sul ruolo della programmazione, abbiamo licenziato a settembre il PRIA, il Piano per la qualità aria, stiamo lavorando al piano rifiuti, contiamo di chiudere entro la fine dell’anno il PEAR, il Programma energetico ambientale regionale. Se parliamo di montagna, la Lombardia ed in particolare la provincia di Sondrio, data la sua specificità riconosciuta, sono un laboratorio della montagna per eccellenza.

Dalla regione Lazio soddisfazione da parte del presidente Zingaretti  per l’approvazione della proposta della giunta della Regione Lazio riguardante le linee guida che stabiliscono gli obiettivi e le aree di intervento dei fondi europei rientranti nella Programmazione europea 2014-2020”.  “Una grande opportunità – dichiara Riccardo Valentini capogruppo di Per il Lazio in Consiglio regionale – che permetterà alla regione Lazio di far fronte alle sfide che l’aspettano: opere infrastrutturali, come ad esempio il completamento della trasversale Orte-Civitavecchia, soluzione definitiva per il problema arsenico con una nuova gestione delle acque utilizzando i bacini idrici del Lago di Bolsena e dell’acquedotto del Peschiera,  dall’agricoltura come motore del territorio, alla valorizzazione beni culturali e allo sviluppo del turismo fino alla formazione, ruolo centrale dell’Università degli Studi. “Si tratta di una vera e propria pietra miliare – spiega Valentini – l’inizio di un nuovo percorso su un tema fondamentale come quello dei fondi europei. Due miliardi e 600 milioni di euro da investire sullo sviluppo economico e il benessere dei cittadini”.

Queste le aree di intervento stabilite dalla Regione Lazio per gli investimenti da realizzare tramite i fondi europei: sostenibilità e innovazione delle imprese, riconversione degli apparati produttivi, sostegno al credito per le imprese e internazionalizzazione per far ripartire l’economia, formazione professionale e riqualificazione dei lavoratori, interventi sulla coesione sociale e lotta alla poverta’.

“Un risultato fondamentale – sottolinea Valentini – che deve dar vita ad una progettazione che non sia più settoriale, ma integrata. Un territorio capace di diventare un unico centro di progettazione in grado di mettere in sinergia e di intrecciare tutte le aree tematiche. Un passaggio che vedrà negli Incubatori un punto di riferimento fondamentale come luogo di ascolto, formazione e porta di ingresso di cittadini e imprese per i fondi europei”.

©Futuro Europa®

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