Perché la Germania è più vicina

La vicenda Russia-Crimea, se da un lato crea preoccupazioni non indifferenti per le conseguenze che potrà avere nei rapporti con Usa e Ue, dall’altro favorisce condizioni di maggiore cooperazione e solidarietà tra Germania e il resto dei Paesi europei.

Mi spiego. Non c’è dubbio che tra sanzioni e reazioni, il sistema economico finanziario mondiale subirà gravi squilibri nella globalizzazione dei mercati. Tutto ciò, peraltro, nella consapevolezza che non sarà facile, anzi sarà impossibile, costringere Putin a rinunciare allo sbocco nel Mediterraneo per il suo Paese.

Il lato invece cinicamente positivo per l’Italia e non solo, è che la Merkel, principale protagonista della reazione negativa all’annessione russa della Crimea, avrà sempre più bisogno di un’Europa forte, coesa, in grado di svolgere un suo ruolo internazionale e significativo. Ecco perché Renzi ha avuto buon gioco a incontrare una Cancelliera apparentemente meno dura del solito. L’Italia e con lei tutti i Paesi europei che affacciano sul Mediterraneo, hanno una funzione geopolitica strategica che non può essere sottovalutata.

Le loro crisi economiche andranno dunque sostenute e supportate da iniziative adeguate dell’Ue anche, quindi, nell’interesse della stessa Germania. Quella Germania che da tempo, con nazionalistico egoismo, ha imposto politiche di rigore utili soprattutto a un consequenziale benessere tedesco, ma che hanno progressivamente indebolito le già fragili economie di Francia, Italia, Grecia, Spagna, Portogallo, eccetera.

Dobbiamo saper cogliere questa occasione nel corso del nostro semestre di presidenza. Renzi, dal mio punto di vista lombrosiano, non mi è simpatico, anzi. Ciò però non significa che non possa augurarmi un pieno successo della sua linea di Governo nell’interesse dell’Italia. Speriamo bene.

©Futuro Europa®

Potito Salatto 
 

[NdR – L’autore dell’articolo è eurodeputato del PPE e vicepresidente della delegazione Popolari per l’Europa al Parlamento europeo]

 

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