Internet, 25 anni e li dimostra

Tanti auguri internet! Mercoledì scorso il web ha compiuto 25 anni, confermandosi una delle principali innovazioni – se non la più importante – dell’ultimo secolo. E’ il lontano 12 marzo 1989 quando il britannico Tim Berners-Lee (nella foto, oggi) predispone un piano per sviluppare un sistema informativo condiviso fra tutti gli scienziati del Cern di Ginevra. Per la prima volta nella storia delle comunicazioni, il meccanismo di fruizione delle risorse non è sequenziale ma basato sul concetto di ipertesto, in cui le pagine sono fra di loro interconnesse tramite link. Nasce così la rivoluzione internet, destinata a uscire presto dai confini della comunità scientifica per favorire la democratizzazione delle informazioni.

Grazie alla diffusione dei computer, internet diventa nei primi anni del 2000 il punto di accesso a un patrimonio potenzialmente inesauribile di informazioni, una finestra sul mondo facilmente accessibile in un mondo in cui tutto (o quasi) ha un prezzo. La rete non è semplicemente un servizio, è un concetto che fa della condivisione il suo punto di forza: in questi anni ha rivoluzionato interi settori e creato nuovi business, come quello dell’e-commerce (nel 1995 nasce Amazon.com affermandosi come la “più grande libreria online del mondo”) e dei pagamenti digitali (è il 2000 quando PayPal muove i primi passi come sistema di pagamento per le transazioni online). Dal punto di vista della comunicazione, internet ha enormemente accorciato le distanze, consentendo di rintracciare persone anche a migliaia di chilometri di distanza e di dialogare con loro. Come tutte le tecnologie, c’è però anche un rovescio della medaglia perché la rete ha portato alla nascita delle cosiddette economie nascoste, all’esasperazione dei meccanismi sociali (si pensi per un attimo al fenomeno del cyber bullismo, magistralmente raccontato nel film “Disconnect”), ma anche alla proliferazione di truffe commesse a danni di privati, aziende e anche istituzioni (Wikileaks docet).

Il 25mo anniversario dalla nascita di internet è stato oggetto di numerose iniziative. I compleanni, si sa, sono però anche l’occasione per tirare le somme e fare qualche bilancio degli anni trascorsi. Lo stesso vale anche il web o World Wide Web ed eccoci a sviscerare alcuni dati che consentono di avere una visione d’insieme, aiutandoci a comprendere la reale portata del fenomeno e le evoluzioni che ne hanno segnato la storia da qui al 1989. Gli utenti nel mondo connessi a internet sono 2,4 miliardi, mentre le pagine web indicizzate (cioè presentate nei risultati di ricerca di Google) sono circa 60 milioni. Ci sono però ancora margini d’azione, basti pensare che ben il 61% della popolazione globale non ha accesso a internet per vincoli non solo strutturali, ma anche proprio culturali. Il digital divide è presente nel piccolo anche nello Stivale, dove le Regioni più svantaggiate in questo senso sono quelle del Mezzogiorno (Campania e Calabria in testa con solo il 44% dei residenti in grado di connettersi alla rete).

Per quanto riguarda le abitudini di consumo, il tempo di connessione media è di un ora e 19 minuti (con picchi nella fascia oraria 15-18, in cui a collegarsi è più della metà degli italiani) secondo l’ultimo rapporto Audiweb. I siti più consultati sono quelli dei social network (Facebook e YouTube in testa), seguiti da Wikipedia e da quelli di couponing (Groupon e Groupalia), anche se persiste una condivisa richiesta da parte degli utenti d’incrementare la sicurezza online, prevedendo ove necessario sanzioni e la rimozione dei contenuti sgraditi. Nonostante ciò, gli utenti (americani e non solo) non rinuncerebbero mai al web come evidenzia un recente studio dell’istituto Pew Research Internet Project. Non ultimo anche Papa Francesco ha riconosciuto il valore positivo della rete, definendola un “dono di Dio” da cui la Chiesa non può più prescindere se vuole dialogare con i suoi fedeli.

©Futuro Europa®

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