
Cum clave
Qualche settimana fa tornando a casa in aereo avevo scelto di vedere il film Conclave. Francesco non era ancora stato ricoverato e sebbene non fosse in piena forma svolgeva al meglio le sue funzioni. Mi ero appassionata al film che ha un ritmo molto veloce senza tempi morti. Mai pensando quanto potesse essere profetico. E quindi eccoci ora nell’attesa di un nuovo Papa.
Ma che succede durante il Conclave? È un evento molto solenne e regolato da tradizioni antiche. Il Conclave viene convocato dopo la morte del Papa. I cardinali di tutto il mondo (sotto gli 80 anni) si riuniscono a Roma. Il giorno stabilito – stavolta il 7 di maggio – i cardinali entrano nella Cappella Sistina e giurano segretezza assoluta. Da quel momento sono “con chiave” – da cui il termine Conclave (dal latino cum clave, “con chiave”).
Le votazioni sono a scrutinio segreto: ogni cardinale scrive il nome del candidato su una scheda e la depone in un’urna. Ci possono essere fino a quattro votazioni al giorno (due la mattina e due il pomeriggio). Serve una maggioranza qualificata – due terzi dei voti – per eleggere il Papa.
Dopo ogni votazione, le schede vengono bruciate. Se l’elezione non è avvenuta, dal camino della Cappella Sistina esce una fumata nera; quando c’è un Papa eletto, esce fumata bianca. Da varie indiscrezioni il Conclave sarà breve, sembra ci siano già dei nomi sicuri. Uno di questi sicuramente metterà tutti d’accordo.
Una volta eletto, il cardinale deve accettare la nomina. Se lo fa, sceglie un nome papale e diventa il nuovo Papa. A quel punto, lo sanno tutti, il cardinale protodiacono annuncia “Habemus Papam” dal balcone di San Pietro, presentando il nuovo Papa alla folla. E darà inizio al nuovo Pontificato.
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