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Gaetano Manfredi, presidente dell’Associazione dei Comuni italiani Anci, ha inviato un messaggio di buon lavoro e di collaborazione ai partecipanti della terza edizione degli “Stati generali della comunicazione per la salute“, svoltosi recentemente a Roma presso il Centro Congressi dell’Ospedale  Lazzaro Spallanzani.

Manfredi, nel porgere gli auguri per un proficuo confronto, ha sollecitato una breve riflessione sul tema che ha animato questa giornata di dibattito che si inserisce, da tre edizioni, “in un periodo storico in cui l’informazione circola così velocemente, tanto da rischiare di essere non sempre adeguatamente corretta ed efficace, cosa invece prioritaria, soprattutto quando si parla di salute. La comunicazione, come ben sappiamo, non è solo trasmissione di informazioni, ma è soprattutto creazione di connessioni, di comprensione, di fiducia. In ambito sanitario, una comunicazione efficace può fare la differenza tra la prevenzione e la malattia, tra la consapevolezza e l’incertezza”.

“Abbiamo imparato quanto sia essenziale contrastare la disinformazione, promuovere la literacy sanitaria e costruire un dialogo aperto e costruttivo tra istituzioni, operatori sanitari e cittadini. La salute non è semplicemente assenza di malattia, ma uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. È un diritto fondamentale dell’individuo e un interesse della collettività, sancito dalla nostra Costituzione. In questo contesto, noi sindaci, in quanto Istituzioni autorità più vicine ai cittadini, giochiamo un ruolo insostituibile. Non siamo solo amministratori del territorio, ma veri e propri custodi del benessere delle nostre comunità”.

“Il Testo Unico degli Enti Locali ci identifica come massima autorità sanitaria locale. Questo non significa sostituirsi ai professionisti sanitari, ma coordinare, promuovere e supportare azioni concrete per la tutela e la promozione della salute. In caso di emergenze sanitarie o di misure per l’igiene pubblica a carattere locale, le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate da un sindaco, testimoniano ulteriormente la nostra responsabilità diretta. Il nostro ruolo non si limita alla gestione delle emergenze. Le esigenze e i bisogni di salute sempre più urgenti (come dipendenze, solitudini, inclusione persone con disabilità, diversità, solo per fare qualche esempio) hanno accresciuto il ruolo dei Comuni sul fronte dell’integrazione sociosanitaria, in un continuum territoriale che va dalla presa in carico da parte dei servizi sociali ad azioni di prevenzione e promozione della salute, di cui l’informazione e la comunicazione sono parte integrante ed essenziale. Comunicare bene e rendere accessibile l’informazione è, di per sé, fare salute”.

“Noi sindaci e amministratori dobbiamo essere promotori attivi di politiche che favoriscano la salute in ogni ambito della vita cittadina. Questo significa innanzitutto occuparsi di Pianificazione Urbana e stimolare la creazione di un Ambiente Salubre, promuovere la creazione di spazi verdi, piste ciclabili, zone pedonali, incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico e la mobilità sostenibile, contrastare l’inquinamento atmosferico e acustico. Perché una città a misura d’uomo è una città più sana!”.

Precisa poi Gaetano Manfredi – presidente Anci e sindaco di Napoli – “Città sana significa anche avere cura per Servizi Sociali e Integrazione Socio-Sanitaria per assicurare l’accesso ai servizi sociali e sanitari, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione, promuovere l’integrazione tra servizi sociali e sanitari per una presa in carico globale della persona. Significa promozione di Stili di Vita Sani, attraverso il sostegno ad iniziative di educazione alla salute, campagne di prevenzione, attività sportive e ricreative, promuovere una corretta alimentazione e la lotta al tabagismo e all’abuso di alcool”.

“Come ANCI siamo costantemente impegnati in campagne di sensibilizzazione finalizzate ad una maggiore diffusione della cultura della salute, che hanno visto negli ultimi anni diversi numerosi Comuni coinvolti nella diffusione di buone prassi come l’uso dei defibrillatori o la donazione di sangue, campagne in cui noi Sindaci ci siamo trasformati in ambasciatori di messaggi di salute. Perché crediamo di dover essere i primi protagonisti di quel cambiamento culturale, necessario, che metta al centro la salute e il benessere delle persone”.

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