Belle & Sebastien (Film, 2013)

Il documentarista Nicolas Vanier adatta per il cinema Belle et Sébastien, una raccolta di novelle scritta da Cécile Aubry, già sceneggiata nel 1965 per una serie televisiva in bianco e nero, sviluppata in 13 episodi di 26’ (da noi inedita). In Italia, invece, ricordiamo tutti Jolie il cane fedele, serie di cartoni animati giapponesi prodotta dalla MK Company, tratta da identico soggetto e trasmessa nel 1981 da Italia 1. La trama non è la cosa più importante, ma va ricordata perché la sceneggiatura è realizzata in un buon crescendo di tensione drammatica. Siamo in piena Seconda Guerra Mondiale in un villaggio delle Alpi al confine tra Francia e Svizzera, dove il piccolo Sebastien – orfano di madre allevato dal rude Cesar –  intreccia una solida amicizia con un cane ritenuto pericoloso e lo protegge dagli aggressivi paesani. Il bambino curerà il cane da una brutta ferita grazie al dottor Guillaume, scoprirà che non è lui a uccide le pecore ma i famelici lupi, infine lo userà come guida per valicare le montagne e salvare una famiglia di ebrei. La storia dell’amicizia tra un cane e un orfanello di sette anni è ben ambientata nello scenario della Seconda Guerra Mondiale, presenta un tenente nazista diverso dal solito, non cattivo e fumettistico, ma dal cuore tenero, innamorato della bella Angelina e intenzionato ad aiutare gli ebrei.

Nicolas Vanier tradisce il suo vero mestiere (il documentarista) con una sontuosa messa in scena che gode della stupenda fotografia montana di Eric Guichard, di mirabolanti effetti speciali e di una colonna sonora scritta al piano da Armand Amar. Il film è una gioia per gli occhi ed è indispensabile vederlo al cinema per apprezzare fino in fondo la sua sfolgorante bellezza. Gli animali sono addestrati a dovere, il cane da montagna dei Pirenei (Garfield, in alcuni casi controfigurato) recita la sua parte come un essere umano, gli attori sono bravissimi, a partire dal bambino (Félix Bossuet) scelto tra oltre duemila aspiranti, per arrivare alla graziosa e fiera Margaux Châtelier (Angelina), passando per il nonno burbero Tchéky Karyo (Cesar) e per il tenente nazista Andreas Pietschmann. La storia è sceneggiata senza pecche, in un crescendo di tensione, intrisa di situazioni imprevedibili e fantasmagorici effetti scenografici. Un film per ragazzi che piacerà anche ai genitori e che – a tratti – farà commuovere come un lacrima movie italiano del bel tempo andato. Girato con un budget molto alto e senza limiti di tempo nel sud della Francia e al confine con la Svizzera. Una curiosità: André – il paesano che vuole uccidere il cane a tutti i costi – è interpretato da Mehdi El Glaoui, figlio dell’autrice della raccolta di novelle Cécile Aubry, in passato interprete del ruolo di Sebastien per la serie televisiva. Imperdibile.

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Regia: Nicolas Vanier. Soggetto: Cécile Aubry (raccolta di novelle). Sceneggiatura: Juliette Sales, Fabien Suarez, Nicolas Vanier. Fotografia: Eric Guicchard. Musica: Armand Amar. Produttori: Frédéric Brillion, Gilles Legrand, Clément Miserez. Interpreti: Félix Bossuet (Sebastien) Tchéky Karyo (Cesar), Margaux Châtelier (Angelina), Dimitri Storoge (dr. Guillaume), Medhi El Glaou (André), Andreas Pietschmann (Peter), Urbain Cancelier (sindaco). Genere: Avventura per Ragazzi. Durata: 98’. Paese di Origine: Francia, 2013. Prima Italiana: 30 gennaio 2014.

©Futuro Europa®

[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]  

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