Gli Stati Generali delle donne

Tra qualche giorno – per l’esattezza l’11 di marzo – si apriranno a New York i lavori del CSW 68. La Commission on the Status of Women (CSW) è il principale organismo intergovernativo globale dedicato esclusivamente alla promozione dell’uguaglianza di genere e all’empowerment delle donne. Ha un ruolo fondamentale nel promuovere i diritti delle donne, nel documentare la realtà delle vite che queste vivono e nel definire gli standard globali sull’uguaglianza di genere e l’empowerment. Ogni anno le rappresentanti delle maggiori associazioni mondiali, Ong,  accademiche e donne che ricoprono importanti cariche istituzionali o meno si riuniscono a NY per fare il punto della situazione. Lo scorso anno ci sono state circa 15.000 partecipanti provenienti da 139 paesi. Un vero successo.

La CSW è composta da 45 rappresentanti dei governi che restano in carica per 4 anni; il Dipartimento ONU sulla promozione delle donne (Division for the Advacement of Women, DAW) confluito nella UN Women, opera come sua segreteria. La Commissione si riunisce una volta l’anno, a marzo, per due settimane e lavora su rapporti, ricerche e raccomandazioni relative ad una vasta gamma di questioni legate ai diritti delle donne. I paesi che non fanno parte della Commissione partecipano a tutte le fasi del dibattito e del negoziato, con diritto di parola ma non di voto.

Le ONG accreditate con status consultivo presso l’ONU possono partecipare alle riunioni della Commissione in qualità di osservatori. La modalità decisionale, stabilita nel 1996 e riconfermata nel 2001, è quella delle conclusioni concordate (agreed conclusions), ovvero testi negoziati fra le delegazioni di governo (e non) sottoposti a votazione, ma adottati per consenso. Le risoluzioni, invece, possono essere o adottate per consenso o sottoposte a voto, a seconda dei casi.

La prima sessione, svoltasi nel 1947 a New York, avviò i lavori operativi della Commissione, con le riunioni dei delegati dei governi degli Stati membri (che erano allora 15), tutti rappresentati in quella sede da donne. Quest’anno sono previste oltre 150 sessioni parallele organizzate da Associazioni di tutto il mondo.

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