Roma candidata ideale per EXPO 2030

Nel 2030, anno in cui gli obiettivi dell’ONU per lo sviluppo sostenibile (SDGs) dovrebbero essere raggiunti, la scelta della sede per l’Expo 2030 dovrebbe tener conto di molteplici fattori, tra cui i diritti umani e la parità di genere. La decisione di ospitare l’Expo a Roma, invece che a Riad o Busan, dovrebbe essere guidata da valori di inclusione, equità e progresso globale, obiettivi coerenti con la vocazione della Capitale d’Italia, una città aperta ai cambiamenti, all’innovazione e alla libertà.

Diritti umani e sviluppo sostenibile: nel 2030 l’attenzione globale dovrebbe essere rivolta al raggiungimento degli SDGs, che includono la lotta alla povertà, la promozione dell’uguaglianza, la tutela dell’ambiente e l’accesso all’istruzione e alla salute per tutti.

Roma, con la sua ricca storia culturale, la presenza di importanti organizzazioni internazionali e l’impegno verso la conservazione dei patrimoni storici potrebbe offrire un contesto ideale per discutere e promuovere l’implementazione di soluzioni sostenibili a livello mondiale.

Parità di genere. Nel 2030, la promozione della parità di genere dovrebbe essere un imperativo globale. Scegliere Roma come sede dell’Expo 2030 potrebbe offrire un’opportunità di evidenziare e affrontare le sfide legate alla disparità di genere. L’Italia ha fatto passi significativi verso l’uguaglianza di genere e ospitare l’Expo a Roma potrebbe facilitare discussioni e iniziative volte a promuovere l’empowerment delle donne, l’accesso alle opportunità economiche, il contrasto alla violenza femminile e l’eliminazione di stereotipi di genere dannosi.

Promozione dell’inclusione e delle diversità. Nel 2030, la società globale dovrebbe riflettere un impegno sempre maggiore verso l’inclusione e la diversità. Roma, con la sua storia di accoglienza verso diverse culture e nazionalità, potrebbe diventare un simbolo di un mondo aperto e collaborativo. Questa inclusività potrebbe riflettersi nella struttura dell’Expo e nelle iniziative volte a promuovere il dialogo interculturale e la comprensione reciproca.

Focus su soluzioni globali. Nel 2030, la comunità internazionale dovrebbe essere concentrata sul trovare soluzioni globali alle sfide comuni, come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare e la salute. Roma potrebbe essere un centro ideale per ospitare dibattiti e iniziative per affrontare tali questioni, con l’obiettivo di sviluppare strategie coordinate e condivise per un futuro sostenibile.

Roma expo 2030. Roma città eterna proiettata verso un futuro sostenibile all’insegna della libertà femminile, dell’inclusione, della sostenibilità, della transizione digitale. Una grande occasione per costruire “un giardino transculturale dove tutte le culture fioriscono insieme”.

Un giardino che parla al femminile e dove germogliano, fioriscono e si sviluppano l’equità di genere e le libertà femminili. Un luogo di libertà e partecipazione di uomini e donne di tutte le generazioni. Un luogo accessibile a tutti senza barriere architettoniche. Il luogo dei diritti umani e delle libertà.

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