Italia delle Regioni

Sulla Riforma della Polizia Locale l’assessore alla Sicurezza Urbana di Milano, Marco Granelli ha così riassunto gli intendimenti dell’Associazione dei Comuni Italiani Anci: “Aggiornare la Legge sulla Polizia Locale per renderla più adeguata a realtà attuale città”.

“Un incontro positivo che ha registrato una buona apertura da parte del Ministro dell’Interno e dei sottosegretari che hanno attivato un percorso condiviso per aggiornare la normativa della polizia locale”. Queste le dichiarazioni dell’assessore alla Sicurezza di Milano, Marco Granelli, intervenuto a nome dell’Anci all’incontro del Gruppo di studio sulla Legge quadro 7 marzo 1986 n. 65 (Riforma PL) insediatosi recentemente presso il Ministero dell’Interno. La legge risalente ormai a trentasette anni fa, necessita di un adeguamento rispetto alle molteplici attività condotte oggi dalle polizie locali, specie nei grandi centri urbani. Attività che variano dagli ambiti più tradizionali quali la viabilità e la sicurezza stradale, ad attività di collaborazione per la sicurezza urbana, attività in materia urbanistica ed edilizia, fino ad arrivare a competenze in ambito commerciale, ambientale, di polizia giudiziaria”.

“Come Anci – ha proseguito l’assessore Granelli – abbiamo posto all’attenzione del gruppo di lavoro specifiche e puntuali proposte di modifica della legge 65/86 mentre serve concentrarsi su alcune priorità sulle quali riteniamo si debba intervenire con prontezza, a partire dall’accesso alle banche dati sia in relazione allo Sdi (Sistema Di Indagine) per le problematiche di sicurezza urbana sia rispetto alle attività di sicurezza stradale per migliorare l’efficacia dell’intervento della polizia locale”.

Altro punto fondamentale per l’Associazione dei Comuni è rappresentato dalla necessità per gli enti locali di rafforzare gli organici di polizia locale il che significa “avere maggiore flessibilità normativa per le assunzioni e possibilità di accedere alle risorse del Fondo sicurezza urbana incrementato, e “dal necessario aumento delle tutele per gli agenti rispetto al loro operato”, ha precisato Granelli nel corso dell’incontro. “Ora – ha concluso l’assessore alla sicurezza di Milano – si aprirà un tavolo tecnico e la mission sarà quella di concretizzare in modo molto pragmatico gli impegni assunti dal Ministro Piantedosi”.

La Conferenza delle Regioni ha dato il via libera al Piano nazionale delle sementi biologiche. Parere favorevole della Conferenza delle Regioni all’intesa sullo schema di decreto ”Adozione del Piano nazionale delle sementi biologiche”. Il Piano, approvato in sede di Conferenza Stato-Regioni, ha l’obiettivo di aumentare la disponibilità delle sementi biologiche. Il fine è di ridurre l’utilizzo di sementi non biologiche, contribuendo con agricoltori, ricercatori e tecnici ad un miglioramento genetico delle specie.

La norma prevede di favorire l’individuazione e la produzione di una più ampia gamma di “varietà biologiche delle specie di piante agricole adatte alla produzione biologica”, migliorandone sia l’aspetto qualitativo che quello quantitativo. Inoltre, si favorisce l’individuazione e la produzione delle “varietà equivalenti”, ovvero un “insieme di singole varietà di una specie che, per caratteristiche agronomiche, fenotipiche, produttive e commerciali sono tra loro sostituibili senza arrecare potenziale danno all’agricoltore”.

Il Piano, verrà aggiornato con cadenza triennale, assicura la disponibilità di seme di qualità e rappresenta l’opportunità di sviluppare una produzione agricola di pregio, sostenibile e sicura.

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