La sporca guerra

In Ucraina, i russi stanno conducendo una guerra sporca. Invece di affrontare le Forze Armate del nemico, fanno piovere missili e droni su obiettivi civili, uccidendo centinaia di innocenti, privando milioni di persone di luce, acqua, riscaldamento. Non so se riusciranno a piegare il fiero popolo ucraino, la cui capacità di resistenza è straordinaria. Il timore è che questa tattica della terra bruciata, più che fine a sé stessa, sia la preparazione per un nuovo e massiccio attacco di terra, su cui Zelensky e i suoi generali stanno lanciando forti segnali di allarme.

Come a febbraio, Mosca sta ammassando truppe al confine e in Bielorussia. Come a febbraio, l’obiettivo sarebbe lo stesso già una volta mancato: conquistare la capitale, Kiev, o raderla al suolo.

I militari prevedono l’attacco in un periodo compreso tra gennaio e marzo. Ad ogni modo, è chiaro che nei prossimi mesi si giocherà una battaglia di vita e di morte, non solo per la libertà dell’Ucraina ma per il futuro di tutta l’Europa e quindi anche nostro. Battaglia che potrà forse essere vinta solo se l’Occidente continua a fornire a Kiev le armi per difendersi, evidenza che solo politicanti di basso rango e in malafede continuano vergognosamente a negare.

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