Petite Maman (Film, 2021)

Celine Sciamma, autrice impegnata nel raccontare l’universo femminile (Ritratto della giovane in fiamme, 2019) e le problematiche legate al cambiamento di genere (Tomboy, 2001), questa volta si cala nel mondo dell’infanzia e scrive un film a misura di bambini, cercando di vedere la realtà con i loro occhi.

Protagonista Nelly, otto anni, che ha appena perso l’amata nonna e con i genitori deve andare a sgombrare la vecchia casa di campagna, costruita accanto a un bosco. Purtroppo, i ricordi della madre sono ancora vivi e fanno male, se è possibile portare via gli oggetti, non è così facile rimuovere i ricordi. Nelly resta sola per alcuni giorni, quando la madre se ne va improvvisamente, in compenso compie uno straordinario viaggio nel tempo e incontra nel bosco Marion, la madre bambina. Sono tre giorni di giochi e di amicizia, costruendo capanne di frasche, preparando dolci, mangiando minestre non troppo amate, approfondendo la conoscenza di quel che è stata la vita della madre. Molti simboli preludono al nuovo incontro con la madre adulta, il saluto con la nonna, finalmente rivista, il sogno di una pantera ai bordi del letto, le paure dell’infanzia, i desideri dei bambini, la voglia di avventura e di scoperta.

Un film che dura appena settantadue minuti, una piccola storia ricca di sentimento e di intensità emotiva che porta lo spettatore a calarsi nel mondo dell’infanzia per capire che il bambino è un uomo in miniatura, persona in crescita che deve scoprire quel che sarà da grande. Protagoniste le gemelle Josephine e Gabrielle Sanz, di appena otto anni, che recitano con la disinvoltura delle attrici veterane, ben dirette da una regista capace ed esperta. Gli adulti, come in una striscia dei Peanuts, restano sullo sfondo, lasciano che i bambini conducano il gioco, manifestino insicurezze, dolori e una grande voglia di scoprire il loro posto nel mondo.

Un film fantastico, che parte da un assunto surreale – una sorta di varco temporale che fa incontrare la figlia con la madre bambina – e gioca sul realismo magico con gli effetti speciali dei sentimenti. Madre e figlia si guardano allo specchio, indagano le loro esistenze in una dimensione indefinita di spazio e tempo, un viaggio condiviso che le porta a uscire dai rispettivi ruoli e a scoprire finalmente loro stesse.

Presentato in concorso al Festival di Berlino. Distribuito sulla piattaforma streaming MUBI, l’abbiamo visto al Piccolo Cineclub Tirreno di Follonica. Petite Maman è il classico piccolo film da piccola sala, non adatto al grande pubblico e ai circuiti commerciali, ma da vedere per approfondire il mondo dell’infanzia e la conoscenza del legame tra genitori e figli.

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Regia: Celine Sciamma. Soggetto e Sceneggiatura: Celine Scianna. Fotografia: Claire Mathon. Produttore: Benedicte Couvreur. Case di Produzione: Liles Films, France 3 Cinema. Distribuzione Italia: Teodora Film, MUBI. Genere: Drammatico, Fantastico. Durata: 72’. Interpreti: Josephine Sanz (Nelly), Gabrielle Sanz (Marion), Nina Meurisse (madre), Stephane Varupenne (padre), Margot Abascal (nonna).

©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione

[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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