Bound – Torbido inganno (Film, 1996)

Un film di culto che a suo tempo (colpevolmente) avevo trascurato, opera prima dei fratelli Andy e Larry Wachowski, coppia transgender, in seguito diventati sorelle (Lana e Lilly), che hanno sempre lavorato in sodalizio artistico, dando vita subito dopo alla saga di Matrix.

Bound è un thriller dagli alti contenuti erotici di taglio saffico con esplicite scene d’amore tra le protagoniste Gina Gershon e Jennifer Tilly, ben costruite e dotate di una notevole suspense. In breve la trama. Corky (Gershon) è una lesbica molto mascolina (in gergo butch), ex carcerata, esperta di lavori idraulici e di muratura, che stringe affettuosa amicizia con Violet (Tilly), vicina di casa compagna di un mafioso. Tra le due donne nasce un’attrazione fisica che diventa vero e proprio amore e una complicità che sfocia in un rapporto criminale finalizzato a derubare la mafia di un consistente malloppo. Non diciamo altro perché il thriller è davvero ben fatto, esplicito come pochi nelle sequenze di esecuzione mafiosa (il taglio delle dita con le cesoie) ma anche nei violenti scontri a fuoco tra criminali. La tensione è palpabile a ogni sequenza, dopo che le ragazze hanno messo a segno il colpo non è facile intuire come le cose andranno a finire.

Tecnica di regia sopraffina, soggettive e riprese originali (partendo dalla canna della pistola o dalla tazza del water), fotografia cupa (Bill Pope), da esemplare cinema noir, montaggio (Zach Staenberg) rapido e non consequenziale. Soggetto e sceneggiatura a cura dei registi, autori in senso pieno, scrittura coinvolgente, piena di colpi di scena, senza pensare neppure per un istante (per fortuna!) al politicamente corretto. La storia fino a un certo punto è narrata come un lungo flashback-ricordo di Corky, legata e prigioniera (non sappiamo il motivo), ma quando entra in presa diretta si fa ancora più convulsa. Non solo, alcune parti sono scritte su un triplice piano di narrazione, con il personaggio in scena che racconta come dovrebbe svolgersi la storia, mentre vengono mostrati gli eventi come in realtà accadranno.

Gran premio al Festival del cinema di Porto (1997) e Premio della giuria a Deauville (1996), più che meritati. Un esordio eccellente per i fratelli Wachowski che entrano di diritto nella storia del cinema. Un pizzico di Italia nella produzione: Dino De Laurentiis. Da rivedere.

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Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Andy e Larry Wachowski. Fotografia: Bill Pope. Montaggio: Zach Staenberg. Effetti Speciali: Lou Carlucci. Musiche: Don Davis. Scenografia: Eve Cauley, Andrea Dopaso, Robert C. Goldstein, Kristen Toscano Messina. Costumi: Lizzy Gardiner. Trucco: Suzanne Rodier, David P. Barton. Produttori esecutivi: Andy e Larry Wachowski. Produttori: Andrew Lazar, Stuart Boros.  Case di Produzione: Dino De Laurentiis Company, Spelling Group. Durata: 108. Genere: Thriller, noir, erotico. Paese di Produzione: USA, 1996. Titolo originale: Bound. Interpreti: Jennifer Tilly (Violet), Gina Gershon (Corky), Joe Pantoliano (Caesar), John P. Ryuan (Micky Malnato), Christopher Meloni (Johnny Marzzone), Richard C. Sarafian (Gino Marzzone), Barry Kivel (Shelley).

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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