Italia delle Regioni

Emergenza Covid 19 dalle Regioni una proposta per accelerare i Ristori: “Le conseguenze sulle attività economiche causate dalle restrizioni necessarie al contrasto della pandemia impongono una risposta più veloce e determinata da parte delle istituzioni: per questo abbiamo proposto di inserire nel prossimo decreto Ristori una norma che preveda direttamente il riparto delle risorse per l’anno 2021 fra le Regioni”. Così il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, al termine della riunione svoltasi lo scorso 21 gennaio.

“E’ assolutamente necessario velocizzare i ristori alle categorie colpite e per questo motivo ho scritto ai Ministri Boccia e Gualtieri prospettando – dopo un approfondimento della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni, coordinata dall’Assessore della Regione Lombardia Davide Caparini – per inserire una norma nel prossimo decreto ristori che il Governo si accinge a varare, affinché il riparto delle risorse per l’anno 2021 venga ripartito direttamente fra le Regioni”, ha aggiunto Bonaccini. In questo modo, ha concluso, “sarebbe possibile erogare immediatamente le risorse subito dopo la pubblicazione in Gazzetta del nuovo Decreto-legge: si tratta di una strada che abbiamo già percorso con l’esercizio 2020 e che consentirebbe alle Regioni di accelerare i ristori alle categorie coinvolte dalle restrizioni dovute all’emergenza, fornendo una prima boccata di ossigeno ad attività che stanno compiendo sacrifici pesantissimi”.

In ambito Anci, associazione dei Comuni Italiani, si e’ ribadito il ruolo delle amministrazioni comunali, a partire dalle grandi città, che sarà utile se non necessario per affrontare le prossime fasi della distribuzione di massa dei vaccini, visto che si passerà dagli attuali 293 luoghi di somministrazione a 1500.

Il 21 gennaio una delegazione dell’Anci ha incontrato a Roma  il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri. “Abbiamo ascoltato dal commissario Arcuri la strategia della campagna di vaccinazione – ha detto il presidente dell’Anci Antonio Decaro – e abbiamo insistito perché la rete dei Comuni sia coinvolta per cogliere il duplice obiettivo della tempestività e della capillarità. Quella dei vaccini è la sfida che abbiamo davanti – ha aggiunto Decaro – serve il lavoro di tutti, serve una efficace campagna di comunicazione. Noi siamo a disposizione per individuare le aree delle tensostrutture, le cosiddette primule, o anche gli impianti sportivi più funzionali per un accesso ordinato al vaccino nei centri più grandi. Sarà indispensabile un’alleanza con i medici di medicina generale, per raggiungere soprattutto i cittadini che vivono nei piccoli Comuni che sono tantissimi”.

Il primo obiettivo sarà quindi quello di individuare nelle città i luoghi per le vaccinazioni. Inoltre, sarà necessario avere una disponibilità piena di personale medico e sanitario incaricato delle attività di somministrazione. La comunicazione coordinata su tutti i territori sarà un aspetto cruciale perché nelle prossime fasi si cominceranno a vaccinare numeri importanti, anzitutto il personale incaricato di servizi essenziali, il mondo della scuola e poi a seguire tutti gli over 60.

 

Grande risposta dei Comuni al Fondo per l’Innovazione per la digitalizzazione: “Oltre ogni previsione la risposta dei Comuni al Fondo per l’Innovazione gestito dal Ministero per l’Innovazione e la digitalizzazione”, commenta Chiara Appendino, Sindaco di Torino e delegata Anci per l’Agenda Digitale, all’indomani dei risultati. “Il 92% dei Comuni, in soli 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, un vero record – continua il sindaco di Torino – ha richiesto l’accesso al contributo, dimostrando ancora una volta quanto gli enti locali siano sensibili al tema e pronti ad impegnarsi per adeguare la propria amministrazione alle nuove sfide digitali. Come Anci abbiamo collaborato con il Ministero, l’Agid e PagoPA SpA per garantire la massima diffusione dell’informazione. E i Comuni si sono espressi: hanno dichiarato la propria volontà di essere parte attiva del processo di digitalizzazione. Ora è importante sostenerli in questa fase delicata in cui c’è ancora confusione e disomogeneità rispetto alle azioni che le Regioni dovrebbero svolgere o in cui rischiano di essere fagocitati dalle dinamiche di mercato”.

“Questa è un’opportunità non solo per i Comuni ma per tutte le istituzioni preposte, di agire in sinergia ed individuare le misure più opportune per non lasciare più indietro nessuno. E non è questo il momento di pensare alle sanzioni – conclude la delegata – che vanno posticipate almeno alla scadenza dell’ultimo step previsto dall’avviso, perché i Comuni hanno dato un segnale positivo e meritano fiducia”.

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