Margareth ed Angela

Era il 22 novembre del 1990 e, con il mondo con un piede già dentro la prima guerra del Golfo, Margareth Thatcher terminava il suo mandato come Primo Ministro, prima donna, del Regno Unito. Quindici anni dopo, il 22 novembre 2005, Angela Merkel, prima donna in Germania, assumeva la Carica di Cancelliere della Repubblica Federale Tedesca che ancora detiene. Probabilmente la circostanza che i due eventi siano avvenuti lo stesso giorno è soltanto una coincidenza; ma ci permette un raffronto tra quelle che sono, sicuramente, due tra le massime personalità politiche non solo dei loro Paesi.

Margareth Thatcher ereditò uno Stato che, dopo gli anni della swinging London era afflitto da una profonda crisi e meno di un anno dopo colei che era chiamata la figlia del droghiere, o la ladra di latte (milk snatcher) per avere abolito il tradizionale bicchiere che ricevevano i ragazzi a scuola e che era accusata di non avere capacità ed esperienza politica, un anno dopo era già sulla strada per diventare la Lady di Ferro. Prima ancora della fermezza con cui assunse la guida del Paese durante gli scioperi dei minatori, la guerra delle Falkland e, a fianco di Ronald Reagan, la fine della Guerra Fredda con il crollo dell’Unione Sovietica, la Thatcher guidò le operazioni contro un commando di terroristi arabi che, in piena Londra, aveva preso in ostaggio l’ambasciata iraniana. Fu lei ad ordinare l’attacco che portò all’uccisione di sei di loro e alla cattura dell’ultimo.

Angela Merkel assunse la carica in un momento in cui l’economia tedesca non nera sicuramente in crisi come quella inglese e, rispetto alla Thatcher, poteva vantare esperienze da ministro durante gli anni del cancellierato di Helmut Kohl, il suo mentore. La Merkel ha dovuto ad ogni suo incarico formare governi con altri partiti, ma anche dall’abilità di far resistere coalizioni si valutano le capacità di un politico.

Completamente diverso l’approccio sull’Europa delle due leader: probabilmente i No della Thatcher alle richieste a suo tempo ricevute dall’Unione sono tra le possibili origini della Brexit. Angela Merkel è decisamente più europeista, nonostante le venga contestato di volere un’Europa assoggettata all’egemonia di Berlino. Ma è lei che ha sostenuto come l’Europa dovesse prendere il proprio destino nelle sue mani e posto in evidenza come sia l’unione a dare la possibilità ai Paesi membri di tutelare meglio i propri interessi e valori comuni. Sono sempre sue le parole che chiamavano alla creazione di un vero esercito europeo. Il modo frammentario e non coordinato con cui viene gestita a livello da molti Stati l’attuale emergenza sanitaria fa riflettere su che cosa sarebbe potuto accadere se le decisioni fossero in mano a politici che hanno le capacità, il carisma e l’autorevolezza per farlo.

A loro differenza, le due Primo Ministro hanno sempre dimostrato capacità decisionale e idee chiare sui loro programmi che hanno portato avanti nonostante le controversie che sono scaturite dalla loro opera. Per quanto riguarda la Thatcher sebbene alcuni dei suoi successi economici siano stati indiscutibili, il suo sistema è stato accusato di avere posto le basi per le successive crisi degli anni duemila di cui risentiamo ancora l’onda. La Merkel è controversa su scala ancora più ampia, poiché le sue politiche ora interessano un intero continente. A Deauville, ad esempio, mentre discuteva dell’ESM con il presidente Sarkozy, ha suggerito una clausola punitiva per gli Stati membri che si sono rifiutati di onorarne le disposizioni, proponendo addirittura una perdita dei diritti di voto.

In ogni caso si tratta di due personalità su cui difficilmente potrà spegnersi il dibattito: il 22 novembre 1990, terminò un’epoca; il 22 novembre 2005 ne è iniziata un’altra ancora in corso.

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