Un secolo di Fellini in mostra

È il 20 gennaio del 1920, nasce Federico Fellini, uno dei maggiori registi del cinema mondiale. Osannato in tutti gli angoli del globo, punto di riferimento per numerosi registi, dopo una iniziale attività come sceneggiatore (suoi i testi di Roma città aperta, film di Rossellini), il Maestro si dedica alla regia e al contempo dimostra il suo eclettismo nel disegno e nell’ideazione di oggetti. Una genialità creativa durata quasi quarant’anni, periodo durante il quale Fellini sceglierà di raccontare la società con tutte le sue contraddizioni ed evoluzioni con una galleria di personaggi eccentrici, fuori dall’ordinario e per questo indimenticabili.

Le celebrazioni, iniziate a gennaio scorso, sono state interrotte causa Covid 19. Riprendono ora con tutta una serie di iniziative quali convegni, mostre, proiezioni al cinema e trasmissioni televisive, ma in primo piano vi è senza dubbio la mostra che si inaugura a Milano il prossimo 17 settembre a Palazzo Reale 1920-2020 Federico Fellini. Un racconto. Si tratta della prima mostra che la città meneghina dedica al regista e che si concluderà il 15 novembre.

Si tratta di un’esposizione che trasporta il visitatore nel mondo onirico di Fellini. Costumi, caricature, bozzetti, appunti, lettere d’amore, fotografie, manufatti originali nonché alcuni oggetti esposti per la prima volta, come ad esempio i tovaglioli dei ristoranti sui quali scriveva e disegnava. Non mancheranno i brani più emozionanti dei film di Fellini e i riferimenti all’ossessione di una vita: le donne.

Sempre a Palazzo Reale, il 20 gennaio scorso, giorno della nascita del regista, ha avuto luogo il Convegno Ricordiamo Federico Fellini, durante il quale sono intervenuti la nipote Francesca Fabbri Fellini, l’assistente alla regia Daniela Barbiani, l’assistente personale Fiammetta Profili, l’avvocato Carlo Patrizi e Vincenzo Mollica, amico del Maestro che è anche uno dei curatori dell’esposizione.

Tra l’altro, in varie sale cinematografiche, grazie alla Cineteca di Bologna, in collaborazione con la Cineteca Nazionale e l’Istituto Luce-Cinecittà, saranno proiettati cinque dei suoi più famosi film: Lo sceicco bianco (1952), I vitelloni (1953), La dolce vita (1960), (1963) e Amarcord (1974).

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