Sole (Film, 2019)

Sole è l’incoraggiante debutto di Carlo Sironi – 37 anni, figlio del regista televisivo Alberto – presentato a Venezia nella sezione Orizzonti. Il film racconta una storia di duplice solitudine, un incontro tra due emarginati: un ragazzo che vive di espedienti sperperando denaro al videopoker e una ragazza polacca incinta. Il regista descrive per immagini (spesso silenziose) un rapporto che cresce e si sviluppa giorno dopo giorno, sfociando in qualcosa che somiglia molto all’amore. La donna partorisce una bambina, ma sa che dovrà venderla agli zii del ragazzo che non possono avere figli, dopo averla allattata al seno e aver sognato per un istante di poterla tenere. Sole è il nome della bambina che produce il miracolo di unire due solitudini in un breve sogno che sfuma di fronte alla realtà.

Un film piccolo, sceneggiato molto bene, senza punti morti, nonostante un montaggio compassato, accompagnato da una colonna sonora cupa e angosciante, fotografato con toni scuri e ambientato in un litorale romano percosso dai venti. I due protagonisti (Drzymalska e Segaluscio) sono bravissimi, ben calati nelle rispettive interpretazioni, hanno le physique du rôle e sono i volti giusti per il messaggio che vuol trasmettere il regista. Sole è una pellicola che parla di emigrazione, di vendita di bambini, di giovani emarginati e poco in sintonia con la vita, persino della piaga del gioco d’azzardo, ma soprattutto racconta una storia d’amore insolita, narra di un incontro occasionale che si trasforma in un sentimento, in una presa di coscienza dei rispettivi ruoli materni e paterni.

Film come Sole rappresentano la giusta strada da battere per il cinema italiano, la concreta possibilità di uscire dal provincialismo culturale che caratterizza le storie che raccontiamo. Consigliato, se riuscite a vederlo, perché – come spesso capita al cinema di qualità – la distribuzione non è capillare. Cercatelo nelle sale Fice e nei Cineclub.

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Regia: Carlo Sironi. Soggetto e Sceneggiatura: Carlo Sironi, Giulia Moriggi, Antonio Manca. Fotografia: Gergely Poharnok. Montaggio: Andrea Maguolo. Musiche: Teoniki Rozynek. Produzione: Kino Produzioni, Rai Cinema, Lava Films. Distribuzione: Officine Ubu. Genere: Drammatico. Durata: 102’. Interpreti: Sandra Drzymalska, Claudio Segaluscio, Bruno Buzzi, Barbara Ronchi, Vitaliano Trevisan.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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