TikTok, il nuovo Social all’attacco di Facebook

TikTok è un social network “made in China” lanciato dalla ByteDance, una società tecnologica cinese fondata nel 2012. Fino al 2018 si chiamava “Musical.ly” e ha ormai quasi 700 milioni di utenti sparsi in tutto il mondo e può essere definito il primo social network cinese ad avere avuto successo su scala mondiale.

Il nuovo colosso high-tech ha cavalcato perfettamente la cresta dell’onda con un prodotto davvero innovativo che è proprio il formato video. Anni fa ci aveva già pensato Shapchat a lanciarlo con le famose stories di 24 ore di durata, per essere poi seguito da Instagram e Facebook. Infatti, TikTok è un “video network” perché i suoi contenuti sono solo ed esclusivamente in formato video; un video che si autoelimina dopo sole 24 ore. Nel 2018 la app di TikTok é stata scaricata da 48,5 milioni di utenti entrando in classifica come la prima app scaricata.

Ma come funziona TikTok? Consiste nella produzione e condivisione di videoclip, molto brevi, che vanno dai 50 ai 60 secondi, una sorta di karaoke musicale. Possono essere registrati sincronizzando il labiale con la musica scelta direttamente l’utente. Grazie alla sua semplicità ed originalità, questo social è diventato un fenomeno molto in voga tra i giovani asiatici, ma anche europei e nordamericani.

Ma la cosa più interessante è che TikTok sembra essere diventato di intralcio al colosso di Zuckenberg, anche se lui stesso sostiene che si tratta di un contenuto diverso in termini di fruizione digitale per gli utenti Facebook. Inoltre, TikTok ha aperto una sede presso la Sylicon Valley, proprio vicino al Menlo Park (headquarter di Facebook), al quale ha già sottratto un certo numero di impiegati, offrendo stipendi del 20% più alti rispetto a quelli di Facebook.

Oltre al grande successo, però, TikTok ha dovuto imbattersi in un altro grande colosso, la Cina. Infatti, il regime cinese è intervenuto mostrando il suo dissenso su alcuni contenuti ritenuti “espliciti” presenti sul social network. Ciò ha generato un certo “tumulto” all’interno del nuovo gigante high-tech cinese che ha deciso di bandire alcuni contenuti considerati “non appropriati” per avvisare i suoi utenti. Infatti, il giornale londinese The Guardian ha pubblicato alcune istruzioni per la moderazione dei video, dove vengono catalogati i contenuti “inappropriati” (per esempio temi politici o religiosi) che sono censurati.

Secondo le restrizioni indicate da TikTok vi sono anche alcune figure politiche di spicco e di fama mondiale, che non possono essere nominate, come il dittatore coreano Kim Yong-un o il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

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