IT – Capitolo 2 (Film, 2019)

Dovrebbe valere la regola d’oro: dei film brutti e inutili non si parla! Facciamo un’eccezione perché di IT 2 tutti ne parlano e torme di ragazzini affollano le sale. Ora, non ci dispiace per niente che i giovani tornino a frequentare i cinema – persino in provincia! – ma è un vero peccato che le loro preferenze si indirizzino su prodotti dozzinali, ricchi soltanto di effetti speciali e carenti sotto l’aspetto di sceneggiatura e caratterizzazione dei personaggi.

Per fare un esempio, a Piombino questa settimana sono in concorrenza un grande film (che va ben oltre il genere) come Il signor Diavolo di Pupi Avati e questo IT-capitolo 2 di Andrés Muschietti, un adolescent-movie senza spessore. Risultato: sale affollate per il secondo, pochi cinefili per il primo. Non solo, sale colme di fastidiosi ragazzini urlanti che applaudono a ogni sequenza come se fossero a teatro, mangiano e bevono, chiacchierano tra loro, impediscono di seguire i dialoghi (risibili, ma ci sono) e consultano freneticamente i loro cellulari.

Si capisce subito che IT-capitolo 2 non è un film per chi ama il cinema, mentre è adattissimo per i consumatori compulsivi di videogame. Peccato, perché il primo capitolo aveva fatto ben sperare, i personaggi in età adolescenziale avevano uno spessore e una drammaticità che non mantengono da adulti, lasciando il campo a una comicità da stupida commedia americana che stride non poco con le scene efferate da cinema horror. Interessante il cameo di Stephen King nei panni di un venditore di oggetti di antiquariato che prende parte al remake del film tratto da uno dei suoi romanzi più riusciti. Tutto il resto è la fiera del banale e del luogo comune horror con moltissime scene riprese dalla prima parte della storia – con la scusa che i protagonisti devono ricordare – leggermente modificate in peggio.

Tutto è eccessivo in questo film, tutto è da horror di serie zeta televisivo, al punto da far apparire incomprensibile il divieto ai minori di anni 14, pubblico ideale per una simile sciocchezza su pellicola. IT-capitolo 2 sarebbe un film da evitare come la peste, pure se i giovani non lo faranno, ma forse è giusto così, perché è un film costruito su misura per un quindicenne. Se avete un’età sopra i trenta e vi piace il vero cinema, risparmiate i soldi del biglietto; se volete vedere un horror ben confezionato, un gotico drammatico, scritto secondo le regole che pretendono una solida sceneggiatura andate a vedere Il signor diavolo di Pupi Avati. Non rimpiangerete – come nel caso di IT 2 – i soldi del biglietto.

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Regia: Andrés Muschietti. Soggetto: Stephen King (romanzo omonimo). Sceneggiatura: Gary Dauberman. Produttori: Roy Lee, Dan Lin, Barbara Muschietti. Musiche: Benjamin Wallfisch. Interpreti: James McAvoy, Jaeden Martell, Bill Skarsgard, Jessica Chastain, Sophia Lillis, Jay Ryan, Jeremy Ray Taylor, Bill Hader, Finn Wolfhard, Isaiah Mustafa, Chosen Jacobs, James Ransone, Jack Dylan Grazer, Andy Bean, Wyatt Oleff, Jackson Robert Scott, Joan Gregson, Javier Botet.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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