Russia, Putin promette alti tenori di vita

Davanti al malcontento del suo popolo, Vladimir Putin promette un innalzamento del tenore di vita. Il Presidente russo si è rivolto ai suoi concittadini attraverso “Linea diretta”, la sua tradizionale sessione di domande-risposte alla televisione.

Sono l’economia e soprattutto il livello di vita dei Russi ad essere stati i protagonisti di “Linea diretta”, il confronto al quale si sottopone regolarmente Vladimir Putin con i cittadini del suo Paese, in diretta televisiva. Il Presidente ha riconosciuto che il livello di vita dei russi è notevolmente peggiorato negli ultimi anni e ha promesso di porvi rimedio. Salari bassi, innalzamento dei prezzi e delle tariffe dei servizi pubblici, disparità regionali: la maggioranza delle domande poste al presidente russo, durante l’ormai consueto confronto annuale, vertevano sulle difficoltà vissute dalla popolazione.

Fatto raro in questo esercizio mediatico annuale ben rodato, Putin ha riconosciuto che la vita dei suoi concittadini era diventata più difficile, incolpando però per questo le sanzioni occidentali che colpiscono il suo Paese e la caduta dei prezzi degli idrocarburi, che rappresentano una grande parte delle esportazioni della Russia. Ha anche riconosciuto le difficoltà provvisorie legate all’attuazione di misure impopolari come l’innalzamento dell’età pensionabile o l’aumento dell’Iva, assicurando però che cominciavano a portare i loro frutti e quindi beneficio alla situazione economica. Ha immediatamente promesso, ancora una volta, di “aumentare il livello di vita, e il livello delle entrate” della popolazione che invece si assottiglia continuamente da diversi anni e ha assicurato voler risolvere  alcuni problemi urgenti come la riforma del sistema sanitario e lo smaltimento dei rifiuti.

La “Linea diretta” con il Presidente sforna ogni anno promesse di risoluzione dei problemi quotidiani della popolazione, rimproveri a responsabili regionali così come confidenze sulla vita privata del padrone del Cremlino. Organizzato per la diciassettesima volta dall’arrivo al potere di Vladimir Putin, nel 1999, l’intervento di quest’anno si colloca in un momento difficile per il Presidente russo che ha visto la sua popolarità calare sensibilmente mentre crescono il malcontento e la preoccupazione della popolazione. “Una sola domanda: quando ve ne andate?”, “Cosa faremo quando non ci saranno più né gas né petrolio?”, “Per favore salvi la Russia”, sono alcune tra le 1,8 milioni di domande totali rivolte al Presidente.

Secondo l’istituto indipendente Levada, i due terzi dei Russi approvano la politica del loro Presidente, una cifra elevata, ma in netto calo dopo essersi aggirata tra l’80 e il 90% dopo l’annessione della Crimea nel 2014. Mentre il Paese è colpito da allora da sanzioni economiche europee e americane senza precedenti per via della crisi ucraina, “la povertà è diventata un’onta per la Russia” ha dichiarato lunedì scorso l’influente capo della Camera dei conti, Alexei Koudrin, non escludendo un’esplosione sociale. Se le autorità russe non hanno ancora dovuto confrontarsi con un  movimento sociale di proporzioni importanti, il malumore si è espresso negli ultimi mesi attraverso una serie di contestazioni  per motivi locali come lo smaltimento dei rifiuti o la costruzione di una cattedrale negli Urali.

Per l’analista politico Konstantin Kalatchev, “L’obbiettivo principale della “Linea diretta” è di mostrare che Vladimir Putin è il miglior difensore degli interessi del popolo, che è il Presidente più umano e l’ultima possibilità di giustizia”. L’analista sostiene che si punta soprattutto ad “aumentare l’ottimismo sociale”. Il Presidente si presenta come una persona alla quale  ci si può rivolgere quando si è ormai giunti alla disperazione. E in questo ruolo pare piacere molto ai russi. La politica estera della Russia preoccupa la popolazione tanto quanto la situazione economica considerando che le relazioni tra Mosca e l’Occidente sono ai minimi storici dalla fine della Guerra Fredda, avvelenati dal disaccordo su ogni decisione presa su Siria e Ucraina, dagli scandali riguardanti la presunta ingerenza elettorale  e dallo spionaggio.

Al di là dei problemi economici e politici, la personalità del Presidente suscita curiosità facendo scivolare la trasmissione verso allusioni alla sua vita privata, altrimenti blindatissima. Così si passa in un batter d’occhio dal sapere “quando Presidente toglierà il disturbo?” al “perché Presidente porta l’orologio al polso destro?”. La personalità e il carisma di Vladimir Putin sembrano ancora una volta esser tutto.

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