Accordo CaRispa BZ e Fondo Europeo Investimenti

“Lavoro, crescita, investimenti e competitività” sono alcune delle questioni fondamentali che animano la dialettica all’interno della UE, delle sue politiche e uno dei pilastri di Horizon 2020.

Dare nuovo impulso al Piano di investimenti per l’occupazione, la crescita e gli investimenti è quello che si propone Jyrki Katainen fin dal suo insediamento come Vicepresidente della Commissione Europea per il lavoro, la crescita, gli investimenti e la competitività nella Commissione Juncker (2014-2019): creazione di nuovi posti di lavoro, un programma di investimenti che mobiliterà fino a 300 miliardi di euro in investimenti pubblici e privati, perseguire riforme strutturali e assicurare una politica economica coordinata che abbia rispetto e considerazione per l’impatto sociale delle riforme, migliorare la realtà imprenditoriale dell’Unione e promuovere lo sviluppo delle PMI i principali punti individuati per conseguire la crescita economica tra i Paesi UE.

Realizzare un’Unione di Mercati di capitali entro il 2019, ottenendo le condizioni più vantaggiose possibili per consentire la vita e lo sviluppo della piccola e media imprenditoria, massimizzando, contemporaneamente, i benefici possibili provenienti dai Mercati di capitali e dalle Istituzioni finanziarie non bancarie, garantendo la stabilità, la competitività, la trasparenza dei mercati finanziari e che questi siano posti al servizio di crescita e occupazione sono gli altri obiettivi che si vanno ad aggiungere ai precedenti nelle intenzioni della Commissione Juncker e di Jyrki Katainen.

In Italia l’ultima delle azioni che ha prodotto tutto questo è stata la firma di un Accordo di garanzia per un portafoglio di prestiti del valore di 60 milioni di euro per migliorare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese tra il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) – per informazioni al link – e la Cassa di Risparmio di Bolzano Sudtiroler Sparkasse (CRB), con il sostegno del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS). La Cassa di Risparmio di Bolzano, nell’ambito dell’Accordo InnovFin, fornirà prestiti a condizioni favorevoli alle PMI innovative nei prossimi due anni.

La garanzia fornita dal Fondo europeo per gli investimenti è conferita nell’ambito di “InnovFin Finanziamento della UE per l’Innovazione” in base ai fondi stanziati per Horizon 2020. “InnovFin Guarantee Facility” è uno strumento di garanzia, “non vincolato alla domanda” che si basa sul principio di condivisione del rischio sviluppato nell’ambito del settimo Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, gestito e attuato dal FEI, in dotazione a Banche locali, società di leasing, Istituti di Garanzia, selezionati dal FEI, sulla base di una procedura di “due diligence”, successivamente alla risposta all’invito alla manifestazione d’interesse, che diverranno, poi, i suoi intermediari finanziari e che si occuperanno della sua somministrazione.

“Grazie a questo nuovo Accordo, le piccole e medie imprese in Italia avranno accesso ai finanziamenti di cui avranno bisogno per avviare i loro progetti innovativi. In Italia il Piano Juncker ha già mobilitato più di 50 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi, facendo del Paese il secondo beneficiario del Piano in termini assoluti, a diretto vantaggio delle imprese e dei cittadini italiani”, queste le parole di Carlos Moedas, Commissario europeo per la Ricerca, la Scienza, l’innovazione con cui commenta la sottoscrizione dell’Accordo.

Durante la recente crisi economico-finanziaria i dati testimoniano che le PMI hanno svolto un ruolo di primo piano nell’attutire l’impatto delle nuove forme di disoccupazione, che si sono venute a creare per effetto della crisi, sul mondo del lavoro mettendo in luce l’importanza delle politiche di sostegno all’occupazione mirate a queste particolari realtà produttive.

I risultati della politica messa in campo dall’Unione Europea, come dimostra l’ultimo Rapporto annuale della BCE (2017), stanno cominciando ad aversi: “nell’area euro si sta assistendo ad un’espansione solida e generalizzata. L’economia è cresciuta del 2,5% e alla fine del 2017 si registravano 18 trimestri di crescita consecutivi. Si sta assistendo alla fase espansiva – si legge nel Rapporto – più vigorosa dell’ultimo decennio e la più estesa degli ultimi vent’anni. La dispersione dei tassi di crescita fra i Paesi dell’area Euro ha toccato il livello minimo dall’avvio dell’Unione monetaria. (…) La robusta espansione ha fatto sì che la ripresa del mercato del lavoro progredisse a ritmo sostenuto. L’occupazione è aumentata dell’1,6% collocandosi al massimo storico; (…) andamento sostenuto da tassi di partecipazione mai registrati prima fra donne e lavoratori anziani. La disoccupazione è scesa al minimo dal gennaio 2009 e nel complesso l’occupazione è aumentata di 7,5 milioni di unità dalla metà del 2013, compensando interamente la perdita di posti di lavoro registrata durante la crisi”.

Risultati, questi, ottenuti dal Piano Juncker (informazioni al link) che si è proposto di stimolare gli investimenti, creare occupazione e crescita, facendo un “uso intelligente” delle risorse finanziarie nuove ed esistenti, eliminando i possibili ostacoli, offrendo visibilità e assistenza tecnica ai progetti di investimento. “L’Unione Europea investe nelle vostre idee per creare lavoro” (InvestEU): in Europa ogni anno sono sviluppate centinaia idee innovative nella sanità, nell’istruzione, per l’ambiente, i trasporti, le tecnologie digitali e in tanti altri campi ancora.

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