Notte Europea dei Ricercatori

All’indomani della “67° Giornata Nazionale per le vittime degli Incidenti sul lavoro”, le cui celebrazioni si sono appena concluse in tutto il nostro Paese non è mancata l’attenzione del Presidente della Repubblica, Mattarella a sottolineare una volta ancora, se mai ce ne fosse bisogno, l’importanza imprescindibile che la prevenzione, la ricerca, l’attenzione alle vittime sono i cardini di una riflessione necessaria in materia di sicurezza. Il rischio di infortunio deve essere neutralizzato al suo insorgere, in qualsiasi luogo e per qualsiasi forma di lavoro: solo così si può parlare di salvaguardia della salute… – e prosegue il nostro Capo dello Stato – …è inconcepibile che tra le vittime di infortunio sul lavoro ci siano troppe volte e troppo spesso ragazzi giovanissimi”.

Di qui è evidente l’importa che ci sia una promozione e radicamento forte e solido della cultura della prevenzione e della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro fin dalla più giovane età nei cittadini.

Questo è il senso in cui si inserisce e si illumina di luce nuova la “Notte Europea dei Ricercatori”, la più importante occasione di incontro, scambio ed aggiornamento europeo in tema di comunicazione scientifica, promossa dall’Unione Europea, che ha visto coinvolte oltre 300 città europee.

E Mattarella non ha fatto mancare il suo apprezzamento per un evento che si inquadra in quella che lui individua come la strategia vincente per risolvere, scongiurare, prevenendolo il fenomeno infortunistico: “…si tratta di un evento significativo nel quale conferenze, visite guidate nei più prestigiosi centri di ricerca e laboratori aperti al pubblico, avvicinano la Società civile ai progressi e all’incessante cammino della Scienza, in un confronto che permette di costruire relazioni positive, scambiare buone pratiche, sensibilizzare i più giovani. Il contributo concreto della Scienza nella promozione del benessere sociale favorisce lo sviluppo di una Società più inclusiva e vicina ai bisogni delle categorie più deboli. La costruzione di una rete di eccellenza scientifica comune sempre più efficiente, che sappia premiare e valorizzi i nuovi talenti, crei opportunità e persegua con determinazione obiettivi di sviluppo sostenibile è, dunque, più che mai decisiva. Desidero rivolgere un apprezzamento particolare ai progetti vincitori del bando europeo, agli Enti di Ricerca e agli Atenei coinvolti nelle iniziative…”.

La Notte Europea dei Ricercatori senza dubbio è un appuntamento che offre l’opportunità di creare un legame tra la Scienza e la Società per mezzo della divulgazione scientifica sia durante la Settimana della Scienza che nella Notte e tutte le iniziative che l’hanno arricchita hanno contribuito a realizzare un dibattito vivace sulle varie questioni della ricerca scientifica.

Ed in effetti è evidente come con la conoscenze, l’informazione, la divulgazione, avvicinando il mondo dei ricercatori ai cittadini e sensibilizzando sull’importanza dell’impatto che può essere solo positivo della ricerca nella vita quotidiana di ciascuno di noi sia più semplice mettere in atto strategie efficaci di prevenzione per sradicare dalle fondamenta il fenomeno infortunistico o mortale.

Ad essere coinvolti sono stati l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Agenzia Spaziale Italiana, l’INAF, CINECA, CREA, ISPRA, ISS, Sapienza Università di Roma, Università di Cagliari, Università di Parma, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Consorzio Ricerche Hypatia, Fondazione GAL Hassin di Isnello (PA) e tanti altri.

La Notte Europea dei Ricercatori, finanziata dalla Commissione Europea, ha avuto il patrocinio, tra gli altri, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Regione Lazio, della Citta Metropolitana di Roma Capitale e come filo conduttore il progetto: “Made in Science”. Con Made in Science si offre una chiave di lettura della scienza intesa come “filiera della conoscenza”: “…tutto quello che ci circonda è scienza e lo strumento essenziale per conoscere, spiegare, interpretare il mondo è proprio il metodo scientifico. Siamo circondati ed immersi tra oggetti, strutture, modi di vita, lavori che sono frutto della ricerca scientifica” quello che si deve fare è averne percezione, acquisirne consapevolezza. “…tutti noi siamo Made in Science e non soltanto Laboratori o Enti di Ricerca e l’innovazione e il futuro che si costruiscono e grazie alla ricerca scientifica avviene ogni giorno nei posti più impensati e non soltanto nei Centri di Ricerca scientifica”.

E per concludere con le parole del Presidente Mattarella: “…la democrazia ha il dovere di far crescere la cultura, l’arte. Il pensiero, la ricerca scientifica e la conoscenza prosperano e si sviluppano nella libertà quando una Società è capace di sostenere le sue eccellenze e, al tempo stesso, di approfondire la conoscenza, di ampliare le opportunità per i propri giovani e per i cittadini di ogni ceto sociale”.

Per un’azione efficace di sradicamento delle cause che portano agli incidenti e alla morte è impensabile fare a meno di una capillare azione di informazione per rispettare i principi della prevenzione e le regole di quelli che sono gli standard di sicurezza: “…oggi si dispone di tecniche e conoscenze avanzate, non è tollerabile che esse non siano poste al servizio della persona per prevenire ogni forma di lesione o malattia nonché riabilitare dagli infortuni chi ne è stato vittima” conclude Mattarella.

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