Natale a Londra (Film, 2016)

Finalmente la moda del cinepanettone farsesco – che in ogni caso ha dato prodotti dignitosi – è stata soppiantata dal film di Natale dotato di soggetto e sceneggiatura, girato e fotografato con cura, interpretato a dovere e diretto con mano ferma da un regista interessante. Natale a Londra – Dio salvi la Regina di Volfango De Biasi è cinema italiano d’altri tempi, convertito alla modernità, sembra di rivedere un Tomas Milian movie, un’avventura all’estero del maresciallo Giraldi scritta e diretta da Corbucci e Amendola. Sì, perché Natale a Londra è action movie, persino cinema noir, giallo, thriller, corretto al comico puro, a tratti persino al farsesco, con annessa storia d’amore impossibile e analisi del rapporto tra padre e figli.

In breve la trama. Erminio (Lillo) e Prisco (Greg) sono figli di un boss romano chiamato Er Duca (Davoli), il primo è un’incapace che vorrebbe essere considerato dal padre, il secondo è un criminale redento dalla galera. Prisco convince Erminio ad andare a Londra, inventando che il padre è in fin di vita, per riscuotere i soldi che Il Barone (Frassica) deve da tempo al genitore. Il Barone non si chiama così perché nobile, ma per la propensione al gioco d’azzardo e alla truffa seduto al tavolo verde; quindi scopriamo che i soldi non ci sono e che lui si è indebitato con un criminale locale che Erminio chiama Robocop (Riotta), per via della mano di ferro. A Londra conosciamo Anita (Giovanardi) – figlia del Barone e capricciosa chef che gestisce il ristorante che il padre ha dato in pegno per pagare i debiti – e il suo innamorato incompreso, il livornese Vanni (Ruffini), cuoco succube delle sue continue sfuriate. Per ricavare i soldi che servono lo strano gruppo – dopo aver assoldato un Mago (De Santis) e un Barese (Guarneri) tecnologico – decide di rapire i cani della regina e di chiedere il riscatto. Finale rocambolesco, ricco di azione e di colpi di scena che ovviamente non svelo. Il film è attualmente in programmazione sul circuito televisivo SKY.

Finalmente una commedia italiana dove si ride! Sembrerebbe il minimo sindacale, ma non è così, negli ultimi tempi abbiamo visto molte commedie infelici quanto pretenziose, arroganti e fiacche, insulse e piene di prosopopea. De Biasi con molta umiltà scrive una storia – aiutato da un valido gruppo di sceneggiatori – che calza a pennello per le doti comiche di Greg e Lillo (bravissimi!), inserendo sottotrame da cartone animato e da cinema sentimentale che sono il sale della commedia. Il tono del film è da fumetto nero con varianti comiche, quasi slapstick, straordinaria la trasformazione di Greg da boy-scout timoroso a perfido delinquente, vissuto come un cambiamento da Dottor Jekill a Mister Hyde. Perfetto Lillo nel rappresentare l’incapacità a essere quel che si vorrebbe, che a tratti ricorda la comicità di Franco Franchi e tutta la verve surreale di Totò.

Tutto funziona in questo noir comico natalizio, persino attori che non sempre hanno dato grande prova da interpreti. Paolo Ruffini, guidato da De Biasi e tenuto nei ranghi, è un divertente cuoco innamorato che subisce i cambiamenti d’umore della bella chef, interpretata dalla bravissima Eleonora Giovanardi, attrice che potrebbe ricoprire ogni ruolo. Nino Frassica è straordinario, dirompente nella sua comicità singolare, mai troppo sopra le righe, ma ben contenuta da regista e sceneggiatori. Ninetto Davoli, grandissimo nel ruolo del boss romano, memore della grande scuola pasoliniana, è come il vino buono, invecchiando migliora. Se proprio vogliamo trovare un punto debole sta nelle interpretazioni troppo sopra le righe, persino fastidiose, di Monica Lima ed Enzo Iuppariello, i due ristoratori meridionali avversari di Anita. Ma nessuno è perfetto.

Natale a Londra è girato tra Roma e Londra, molte sequenze in esterno sono state realizzate al Parco di Cinecittà World, ma si integrano bene al resto della pellicola. De Biasi gira con grande ritmo una storia sceneggiata con cura, ben fotografata da Tani Canevari (figlio di cotanto padre!), musicata con una colonna sonora che ricorda il country romantico (composta da Greg e Di Giovanni), piena zeppa di gag riuscite e divertenti. Che cosa volere di più da una commedia? Di questi tempi poi.

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Regia: Volfango De Biasi. Soggetto: Volfango De Biasi, Alessandro Bencivenni, Tiziana Martini, Andrea Careri, Felice Di Basilio. Sceneggiatura: Volfango De Biasi, Alessandro Bencivenni, Gianluca Ansanelli, Marco Bonini, Tiziana Martini, Paola Tiziana Cruciani, Andrea Careri. Fotografia: Tani Canevari. Montaggio: Stefano Chierchiè. Musiche: Luciano Gregori (Greg), Attilio DI Giovanni. Produttori: Aurelio De Laurentiis e Luigi De Laurentiis. Casa di Produzione: Filmauro. Distribuzione: Filmauro. Durata: 90’. Genere: Commedia. Interpreti: Lillo (Erminio), Greg (Prisco), Nino Frassica (Il Barone), Paolo Ruffini (Vanni), Eleonora Giovanardi (Anita), Ninetto Davoli (Er Duca), Uccio De Santis (Barese), Enzo Iuppariello (Enzo), Monica Lima (Monica), Enrico Guarneri (Il Mago), Vincent Riotta (Robocop), Sergio Di Pinto, Patricia Ford (Regina Elisabetta). Interni: Cinecittà. Esterni: Roma, Londra, Parco Cinecittà Word.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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