Banca delle Terre Agricole

Con la Legge 28 luglio 2016, n.154, art 16 è stato istituito lo strumento della “Banca delle Terre Agricole”, con l’obiettivo di costituire un inventario completo dei terreni agricoli, affinché si semplifichi il sistema della domanda e dell’offerta nel settore produttivo dell’agricoltura e delle aziende collegate in Italia e siano immediatamente reperibili tutte le informazioni relative sia alle caratteristiche naturali, che strutturali e infrastrutturali dei terreni sia alle modalità e condizioni di acquisto e vendita.

La mappatura, realizzata dall’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), Ente Economico del Mipaaf, attraverso un database nazionale intende semplificare e velocizzare la reperibilità in Rete dei terreni per valorizzare il patrimonio fondiario pubblico, riportando l’agricoltura, da settore tanto importante quanto portatore di criticità e problematiche, che aumentano ogni giorno di più, con l’aumento che si registra delle aree incolte e lasciate all’abbandono, a motore di crescita economica per il Paese, promuovendo, contemporaneamente il ricambio generazionale.  “La grande sfida che ci poniamo – dichiara Martina – e di costruire per la prima volta una mappatura precisa dei terreni di natura pubblica e lavorare per renderli produttivi. In questo senso rappresenta un mezzo centrale anche per il contrasto al consumo di suolo, perché la destinazione di questi terreni è e dovrà essere agricola. Penso che si possa fare anche un lavoro importante nelle aree interne e per questo abbiamo già avviato un lavoro con Fabrizio Barca e il suo Gruppo”. L’accesso al database è possibile dal sito dell’ISMEA e chiunque può consultare lo strumento, avviando la ricerca dei terreni per Regione o per grandezza dei terreni presenti nel database, con ricerche mirate in funzione delle proprie esigenze produttive.

La Banca delle Terre Agricole prenderà il via entro tre mesi. I terreni potranno essere visitati virtualmente nel sito della Banca. “Si parte con i primi otto mila ettari di terreni di proprietà di ISMEA e che vogliamo destinare con corsia preferenziale ai giovani. La Banca delle Terre Agricole può rappresentare uno strumento fondamentale per rispondere alla richiesta di terreni e valorizzare al meglio il patrimonio fondiario pubblico. Dopo anni di attesa si parte. Dobbiamo stimolare in ogni modo la crescita delle nostre produzioni, consentendo soprattutto ai giovani di poter avere un accesso alla terra e al credito semplificati” queste le parole con cui il Ministro Martina presenta il progetto. “Il Governo – prosegue il Ministro – ha messo in campo strumenti utili per gli under 40 come mutui a tasso zero per gli investimenti, l’aumento del 25% degli aiuti europei e, soprattutto, con l’ultima Legge di Bilancio, l’esenzione totale dal pagamento dei contributi previdenziali per i primi tre anni di attività per le nuove imprese agricole condotte dai giovani”.

I terreni presenti saranno quelli di Regioni, Comuni, Enti pubblici che sottoscriveranno convenzioni con ISMEA e i proventi economici, derivanti dalla vendita dei terreni, saranno finalizzati esclusivamente ad interventi a favore dei giovani. L’ISMEA potrà proporre, inoltre, progetti di “ricomposizione fondiaria” per il miglior utilizzo degli stessi per la promozione di aziende dimostrative. Le convenzioni potranno essere stipulate, anche, con Organizzazioni professionali, Atenei ed Istituti Superiori.

Ma praticamente come si fa ad utilizzare la banca dati? La piattaforma mette all’asta i terreni coltivabili, con accesso privilegiato agli under 40. Per aggiudicarsi i terreni si deve presentare una manifestazione d’interesse per uno o più lotti di terra. Farà seguito una procedura competitiva pubblica tra coloro che hanno manifestato il proprio interesse o una trattativa privata in caso che non ci siano state offerte, i giovani potranno usufruire di un mutuo ipotecario ISMEA.

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