Ballerina (Film, 2016)

“Il cinema salvato dai disegni animati”, che per l’occasione non sono disegni ma animazione pura, pur restando grande cinema, come dice il mio amico Fabio Canessa.

Ballerina di Eric Summer ed Eric Warim. Siamo nella Francia del 1880, dove si sta costruendo la Torre Eiffel ed è stata messa in cantiere la Statua della Libertà; Parigi è una stupenda capitale di fine secolo, l’Opera è già un tempio della musica e della danza. Félicie Milliner è un’orfanella di undici anni che sogna di diventare ballerina, grande amica del coetaneo Victor, pure lui orfano e aspirante inventore. Insieme progettano la fuga verso Parigi e una notte riescono a eludere la sorveglianza del burbero – ma in fondo buono – braccio destro di una perfida suora. Arrivati nella capitale, i due bambini scommettono su chi per primo realizzerà il sogno, senza sapere che una serie di disavventure e di incontri cercheranno di rendere difficile il risultato.

Ottimi i personaggi di contorno, da Camille Le Haut, figlia della megera Regine, che pretende una figlia ballerina a ogni costo, per questo osteggia Félicie fino a una rocambolesca resa dei conti risolta dall’intrepido Alex. Struggente il personaggio di Odette, custode ed ex prima ballerina dell’Opera, rimasta zoppa dopo un infortunio, che aiuta Felicie a realizzare il sogno. Non è da meno l’esigente e austero Louis Mérante, che con i suoi metodi cerca di far diventare Felicie una vera ballerina, insegnando sacrificio e passione. Ballerina è cinema allo stato puro, dagli inseguimenti stile poliziesco, alle evocative e struggenti parti oniriche, passando per flashback fantastici, lunghe soggettive e suggestive panoramiche di Parigi.

Sceneggiatura confezionata alla perfezione con alcune concessioni al fantastico e al paradossale – è pur sempre un cartone animato! – ma emozionante e persino commovente. La morale è lampante anche se per niente scontata: bisogna lottare a fondo e sacrificarsi per realizzare i nostri sogni. E la tecnica non basta, il duro allenamento non è sufficiente, se non ci sono passione, rabbia, voglia di arrivare, in una parola, se nel nostro sogno non ci mettiamo il cuore. Consigliato per tutti, anche per gli adulti che conservano nella parte più recondita dei loro cuori un piccolissimo spazio dedicato ai sogni.

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Regia: Eric Summer, Eric Warin. Sceneggiatura: Carol Noble, Eric Summer, Laurent Zeitoun. Montaggio: Yvann Thibaudeau. Musiche: Klaus Badelt. Scenografia: Jericca Cleland. Produttori: Valerie D’Auteuil, Nicolas Duval Adassovsky, André Rouleau, Laurence Vacher, Laurent Zeitoun, Yann Zenou. Produttore Esecutivo: Francois-Xavier Aubague. Case di Produzione. Gaumont, Quad Productions, Caramel Film, Main Journey. Distribuzione: Videa. Durata: 89’. Genere: Animzione, Musicale.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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