Il cuore ferito d’Italia

Siena – Sono passati cinque mesi da quando il terremoto ha gravemente colpito i paesi del centro Italia, tra Marche e Abruzzo, ma la terra continua a tremare ed a tenere alto il livello di allerta. Se da un lato questi eventi sismici hanno lasciato disperazione e desolazione, mille polemiche sulla scarsità di costruzioni antisismiche e approssimativi interventi di messa a norma degli edifici, dall’altra hanno portato alla luce e focalizzato l’attenzione sulla bellezza e ricchezza presente sul nostro territorio.

Bellezza fatta di borghi antichi che, immersi in un tempo distante da quello delle metropoli, custodiscono enormi tesori artistici; tesori che la Protezione Civile, il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, con interventi congiunti alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, nonché all’Ufficio Beni Culturali dell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia, hanno a fatica recuperato tra le macerie e che dal 23 dicembre scorso sono conservati a Siena, in due percorsi espositivi allestiti presso la Cripta sotto il Duomo e la chiesa di Santa Maria della Scala.

Siena, che ha dato i natali a San Bernardo Tolomei fondatore della congregazione benedettina di Santa Maria di Monte Oliveto, ha voluto ospitare le opere provenienti dalla Basilica di San Benedetto, dalla Concattedrale di Santa Maria Argentea e da tutte le chiese distrutte del territorio di Norcia, per onorare il legame storico religioso con Norcia, in quanto città natale di San Benedetto fondatore dell’ordine dei benedettini.

Le opere esposte nei due siti, dedicati alla mostra La Bellezza Ferita. Norcia, Earth Heart Art Quake, La Speranza rinasce dai capolavori della città di San Benedetto, sono affiancate da una serie di video, provenienti dall’archivio del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, e vario materiale fotografico concesso da fotoreporter che erano presenti durante le fasi di recupero in seguito al terremoto.

Questa mostra, che chiuderà le porte al pubblico il 29 ottobre prossimo, è stata realizzata non solo con lo scopo di mostrare al pubblico le opere che appartengono alle zone terremotate, ma anche la gravità dei danni che il sisma ha lasciato sul territorio, nonché dare un ulteriore spinta all’altruismo degli italiani e dei turisti stranieri a contribuire al restauro e alla ricostruzione di quelle zone, infatti i promotori della mostra destineranno parte del ricavato all’Archidiocesi di Spoleto-Norcia che si occuperà proprio di queste fasi.

Questa iniziativa, che documenta una pagina difficile della storia italiana, si deve a S.E. Mons. Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto-Norcia, che ha realizzato il progetto con la collaborazione della Soprintendenza dell’Umbria diretta dalla dott.ssa Marica Mercalli, con l’appoggio del Sindaco di Siena e l’intervento organizzativo di Opera-Civita; gli sforzi investiti per la realizzazione di questa mostra sono stati caldeggiati dall’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Siena, diretto da Don Andrea Bechi, dal Rettore dell’Opera della Metropolitana di Siena, Gian Franco Indrizzi e supervisionati da Padre Abate Bernardo Gianni dell’Abbazia di San Miniato al Monte.

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