La “mejo” impresa

Gli imprenditori sono il tessuto muscolare dell’Italia. L’italiano, secondo una ricerca di una delle tante Università estere che amano guardarci sotto la lente, è imprenditore per vocazione. E noi lo sappiamo.

Se si leggono i report di Unioncamere si evince che ogni anno si iscrivono al registro della Camera di commercio molte nuove imprese; ma a questi dati felici vanno accoppiati anche la morte di altrettante; spesso sono Start up che hanno sì usufruito degli incentivi per aprire un’attività, ma che poi non hanno avuto successo forse anche a causa di inesperienza o mancanza di professionalità, oppure per sopravvalutazione del mercato. Molte sono invece le imprese storiche che hanno dovuto spostarsi oltre confine per poter sopravvivere, anzi per poter far sopravvivere il loro guadagno. E quindi storie che raccontano di chiusure di imprese che davano lavoro a interi territori, che, a malincuore, lasciano la patria natia in nome del dio danaro.

Sono tante le imprese eccellenti in Italia, ma spesso si parla solo delle più glamour . In questo contesto per nulla felice una notizia, una di quelle che ti fa sorridere mentre la leggi. Un’azienda romana, la Convert, ha avuto ricavi triplicati, grazie anche ad investimenti in ricerca, sviluppo e internazionalizzazione.

Vi illumino: la Convert realizza l’inseguitore monoassiale TRJ che racchiude al suo interno la summa dell’esperienza e del know-how maturati nella realizzazione di impianti fotovoltaici di grandi dimensioni, con oltre 50 installazioni nel mondo. Grazie al tracker TRJ, Convert risponde alle esigenze di incremento della performance dei parchi fotovoltaici con un prodotto di altissima qualità, completamente modulare, facile da installare e da integrare con tutte le tecnologie utilizzate nel settore; tutto questo si legge sul loro sito.

Ma questi ricavi triplicati si sono tradotti in un regalo da due mensilità in più per i dipendenti. “I dipendenti – dice Giuseppe Moro, presidente e fondatore dell’azienda – sono la nostra vera ricchezza, se chiediamo il loro impegno per raggiungere obiettivi e li raggiungiamo trovo naturale che vadano ricambiati”. Ecco di cosa abbiamo bisogno, di più persone come lui.

Giuseppe Moro è un mio amico, ha una divertente famiglia piena di tante donne belle di cui una addirittura centenaria. E’ imprenditore da sempre ma soprattutto è un uomo con l’animo del poeta, attento osservatore del mondo che lo circonda; è un grand’uomo e spero che gli sia dato merito, anche se so bene che lui le cose le fa e basta, non certo per cercare applausi, li raccoglie ogni giorno dalla sua vita.

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