Dopo aver dispensato consigli per il Natale, ora la banda di sadici che scrivono di moda e trucco sui giornali femminili, si sono scatenati con i consigli di Capodanno.
Intanto danno tutti per scontato che le lettrici che usufruiscono di queste perle siano tutte taglia 42 massimo 44, abbiano una pelle levigata e capelli fantastici. E allora il tubino, quello che a seconda della circonferenza dei fianchi diventa mini o maxi, e poi sempre qualcosa di rosso. Perché non so voi, ma la norma è una festa bellissima con musiche bellissime e un lui bellissimo. Nella realtà la povera taglia cinquanta con la dieta di grido attaccata al frigo, lei poverina, andrà in qualche ristorante famoso per i fagioli con le cotiche, addobbato a luogo di piacere per la fine dell’anno. Lì suoneranno coppie incredibili che rispondono a nomi come Dolce e Gobbone, oppure Maicol e Sciaron, reduci da successi planetari da Trebaseleghe fino a Soveria Mannelli. E loro, strizzate nel tubino, con la scarpa 15 di Natale balleranno strette al proprio compagno che indosserà l’abito del matrimonio, o quel che resta.
Il colpo di coda della perversione sarà il trucco: un rossetto da baciare che non lascerà traccia, che permetterà di rimanere intatte in tutti i selfie che si faranno. E un fondotinta che vi cambierà i connotati, sempre se sapranno stenderlo, altrimenti sembreranno la pubblicità della Ducotone. Ma via, bisogna divertirsi, e allora lingue di Menelik, patetici cappellini luccicanti, lenticchie e zampone.
Questa smania di festeggiare un anno che ci lascia è davvero singolare; forse per la disperata voglia di credere che il prossimo sarà migliore, le cose si aggiusteranno, magari. Eppure in ognuna delle lettrici di queste crudeltà c’è la voglia di assomigliare a quelle anoressiche in foto, di imitarle anche solo con il rossetto che evoca notti magiche, baci sulla spiaggia, infezioni, mononucleosi e via dicendo.
Ma poi che fa ? Per una notte sarà tutto bellissimo, invece del Moet Chandon lo spumante Filippetti, invece del caviale le lenticchie. Ma su tutto il bacio sotto il vischio, tra gente sudata che si odia da tempo. Ma si sa, le tradizioni sono dure a morire. Buon Anno a quasi tutti.
©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione
Sii il primo a commentare su "Buon Anno, a quasi tutti"