La donna vista da Tiziano, Rubens e Rembrandt

Treviso – Fino al 17 Aprile 2017, presso il museo di Santa Caterina a Treviso, sarà possibile ammirare tre grandi capolavori della storia dell’Impressionismo, Venere che sorge dal mare di Tiziano, Il Banchetto di Erode di Rubens e una Donna nel Letto di Rembrandt. La mostra che indaga l’immagine femminile tra Cinquecento e Seicento, nasce dall’idea del curatore Marco Goldin, in occasione dei 20 anni di attività di Linea d’ombra, società che si occupa dell’organizzazione delle mostre dall’inizio alla fine, di cui Marco Goldin è il presidente.

L’esposizione Tiziano, Rubens, Rembrandt. L’immagine femminile tra Cinquecento e Seicento, è una delle mostre previste dal più vasto progetto promosso dal Comune di Treviso, volto ad indagare in modo approfondito e scrupoloso l’arte Impressionista.

Questa mostra si fonda su dei concetti che per il curatore sono fondamentali, e sui quali egli ha basato tutto il suo lavoro, le opere devono evocare nello spettatore delle emozioni sulle quali sviluppare un racconto con il quale si può meglio comprendere il lavoro dell’artista ed il suo tempo.

In un epoca in cui si rincorre il tempo e ci si barcamena tra i vari impegni, l’emozione viene sempre più messa in secondo piano, trascurata, in questo caso invece diventa fondamentale, ed é proprio da un emozione, che Goldin ha concretizzato quale dovesse essere il tema della mostra e cosa fare per realizzarla.

Da quanto scrive Goldin sul sito di Line d’ombra, l’ispirazione è stata la forte emozione provata davanti alla Annunciazione dipinta da Tiziano, conservata nella cappella Malchiostro del Duomo di Treviso; questa Madonna circondata dal rosso, colore preferito da Tiziano, ha scatenato l’idea di chiedere in prestito Venere che sorge dal mare, opera contemporanea dell’Annunciazione, per poter porre una sorta di confronto tra le due tele e creare l’occasione per analizzare la figura femminile tra Cinquecento e Seicento, soffermandosi particolarmente su quegli aspetti che hanno fornito agli Impressionisti materiale su cui creare le proprie opere.

Tiziano, Rubens e Rembrandt, rappresentano i mastri su cui gli Impressionisti, da Manet a Renoir e Fantin-Latour, hanno fondato il loro lavoro; esaminare questi tre capolavori, provenienti dalla Scottish National Gallery di Edimburgo, rappresenta un modo per apprezzare al meglio la figura della donna e la sua evoluzione nel tempo.

Tiziano è il pittore delle donne, molte sono le tele che mettono in mostra il talento pittorico dell’artista, ma è con la sua maturità che emerge forte l’energia che anima i personaggi fatti di forme decise e colori dirompenti, il tutto rendendo la tela animata; questa forza ed energia espressiva si ritroverà più tardi anche nelle opere dell’impressionista Van Gogh.

Rubens considerato l’antesignano del Barocco, usa le tele per raccontare delle storie, attraverso le ombre sapientemente utilizzate si percepisce subito il tipo di carica emotiva che la tela veicola, mentre osservando gli sguardi dei protagonisti delle tele cogliamo il loro ruolo nella scena, e conseguentemente la loro emozione. Rubens si potrebbe definire un antesignano antelitteram dei moderni profiler, riuscendo in modo sapiente a ricostruire le espressioni facciali, dallo sguardo alle rughe del viso che lo accompagnano, per non parlare della tensione muscolare espressa dai soggetti, proprio attraverso questi espedienti la comunicazione con lo spettatore viene agevolata. Questa prorompente vitalità che emerge dalle opere e dai personaggi di Rubens la ritroveremo anche nell’impressionista Manet, che prese le opere dell’artista fiammingo come oggetto di studio per sviluppare il proprio stile.

Definito uno dei grandi profeti della civiltà, Rembrandt divenne famoso per i ritratti e la riproduzione di scene tratte dalla Bibbia. Attento conoscitore delle opere classiche, basò gran parte del suo lavoro sulla reinterpretazione di questi concetti, ma si specializzò anche nell’uso dei chiaroscuri, ripreso da Caravaggio, distinguendosi dai suoi contemporanei per l’abilità di conferire ai suoi soggetti forme e movenze che li rendevano reali. Questa stessa caratteristica lo rese celebre tra gli Impressionisti, le cui opere sono ricce di ritratti e studi dei chiaroscuri.

Queste sono solo alcune delle riflessioni che un attenta osservazione delle tre opere può far nascere, e che verranno analizzate accuratamente durante la mostra.

©Futuro Europa®

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