Nexus, la biorobotica in mostra

Firenze – Qual è il confine tra immaginazione e realtà? Quanto di ciò che immaginiamo è realizzabile? Coloro che volessero conoscere le risposte a questi e altri quesiti potranno visitare fino al 15 Marzo 2016 l’imponente mostra Nexus. L’incontro tra macchina e umano nell’immaginario, nella tecnica e nella scienza contemporanei. Un progetto che non solo racconta la storia della robotica tra mito e leggenda, ma offre la possibilità di conoscere i progressi che le menti più brillanti e ingegnose hanno raggiunto nel campo della biorobotica.

La mostra è ospitata presso Palazzo Medici Riccardi di Firenze e deve i suoi natali al progetto sviluppato dall’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, dal Museo Galileo di Firenze, dal Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell’Università di Siena, sostenuto dal Ministero dell’istruzione, università e ricerca, con il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze, della Regione Toscana e del Comune di Firenze.

Questa esposizione raccoglie varie sezioni che affrontano l’argomento della robotica, si parte dalla mitologia con la costruzione da parte del dio Efesto del gigante Talos offerto in dono a Minosse come guardiano di Creta, la numerosa produzione di fumetti che va da Astroboy (Tetsuwan Atomu) ad Ironman, la letteratura da Frankenstein di Mary Shelly a Il secondo libro dei robot (The Rest of the Robots) di Isaac Asimov e per finire la numerosa produzione cinematografica dedicata al delicato tema degli androidi come Robocop , L’uomo bicentenario o Io Robot.

La mostra non offre solo scenari immaginari, mette a nostra disposizione le varie opere realizzate nel tempo per toccare con mano i progressi che sono stati fatti e quanto ancora è in cantiere. Uno spettacolo per gli occhi sarà constatare quante e quali possano essere le differenze tra immaginazione e realtà. Ci sarà la mano di ferro del secolo XVI proveniente dal Museo Stibbert, un pionieristico prototipo di protesi cinematica degli inizi del Novecento della Biblioteca Comunale “R. Fucini” di Empoli, a questi saranno affiancati vari robot umanoidi e robot giocattolo, fino ad arrivare alla neuro-protesi sviluppata dall’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna in collaborazione con altri enti di ricerca italiani ed europei. Uno dei prodotti di biorobotica più innovativi a livello mondiale.

Questo progetto, curato da Alberto Marroni del Sant’Anna e Riccardo Putti dell’Università di Siena, vuole richiamare l’attenzione su nuovi interrogativi di natura etica e politica che sono sorti con la creazione dei nuovi robot e delle nuove protesi, sempre più sensibili e interattive. A tale fine sono stati inseriti accanto alla mostra una serie di incontri/dibattito dove interverranno esperti di varie discipline sui temi attinenti al rapporto uomo-macchina. L’auspicio però è anche quello di attirare nuove e brillanti menti nel settore della biorobotica ed è per questo che sono stati attivati per le scuole numerosi laboratori di Robotica della durata di 90 minuti, a cura di GREAT Robotics, spin-off della Scuola Superiore S. Anna di Pisa.

E’ una mostra che ci pone davanti alle infinite possibilità che la scienza insieme alla smisurata creatività umana possono creare se lavorano di pari passo, ma è anche una porta aperta sul nostro mondo interiore che ci permetterà di scoprire nuove percezioni.

©Futuro Europa®

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