Africa

Mike Spencer Bown, canadese di 41 anni, nel 2010 decise di andare a visitare la Somalia. Ma nessuno lo aspettava perché da quelle parti non ci sono turisti e rimase un bel po’ di tempo nell’aeroporto di Mogadiscio perché i solerti funzionari non volevano farlo entrare. Poi entrò e rimase pochissimo, giusto il tempo di qualche selfie per Facebook.

Lì si va per affari di ogni tipo legali e illegali ma certo non per turismo. Una città con tanta storia alle spalle, colonia araba nel decimo secolo, Mogadiscio passò sotto l’amministrazione italiana nel 1892 e ne divenne una città colonizzata. La Somalia restò quindi sotto il controllo degli italiani dal 1910 fino al 1941, anno dell’occupazione da parte delle truppe inglesi. Dal 1960 Mogadiscio è la capitale della Repubblica indipendente della Somalia. Dopo una dittatura durata fino al 1990, la città è stata per oltre vent’anni e ancora oggi teatro di scontri dovuti alla situazione di grave instabilità politica, per questi motivi ritenuta uno dei luoghi più insicuri dell’ Africa. Come spesso accade in quei luoghi di miseria e violenza, gruppi militari si alleano e a colpi di mitra spadroneggiano nel territorio; da quelle parti il gruppo si chiama Al-Shabaab, che in arabo vuol dire i giovani. Negli anni sono stati a volte sopraffatti da forze regolari militari, ma non hanno mai smesso di farsi sentire con le loro violente manifestazioni.

Ogni tanto qualche loro leader veniva epurato alla maniera africana, ma ora i ragazzi sono cresciuti;  a luglio hanno attaccato un hotel per occidentali e ne hanno accoppato almeno una decina, poi Il primo novembre due autobombe sono esplose in un hotel del centro; pare che dopo l’esplosione alcuni uomini armati siano entrati sparando uccidendo un numero notevole di persone. E nello scontro è morto anche il proprietario dell’Hotel insieme a militari e civili.

L’obiettivo prioritario del gruppo (e come stupirsi?) resta l’instaurazione in tutta la Somalia della Sharia, la legge islamica interpretata però in modo particolarmente oltranzista e oscurantista. Si stanno già dando da fare in tal senso nelle zone rurali da loro controllate; da quelle parti infatti le donne accusate di adulterio vengono lapidate e ai ladri sono amputate le mani.

Sembra quasi che ci tengano molto a far sapere che esistono, che non c’è solo l’ISIS o quei ragazzacci di Boko Haram. Molti osservatori politici sostengono che ridimensionare la minaccia degli Shabaab somali al solo Corno d’Africa, fino a Uganda e Kenya, non sia saggio. La solita carneficina che ormai non interessa a nessuno. L’Africa di adesso così martoriata è il risultato di politiche di abusi e riabusi e di sfruttamento dei bianchi insieme a qualche nero eletto. E questi gruppi di sanguinari stanno riportando indietro di secoli popoli di gente malnutrita, che cammina sopra enormi giacimenti di petrolio ma non ha nemmeno la macchina.

Non ci salveremo, lo sapete vero? Noi siamo tutti presi da robe inutili come EXPO o il Grande Fratello, che ci frega di questa gente? Almeno fino al momento in cui ce li troveremo come vicini di casa.

©Futuro Europa®

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