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Monito Papa a Forum Sviluppo, no profitto senza limiti A Torino 2000 delegati di 70 Paesi cercano via locale a sviluppo – “Le ricorrenti crisi mondiali hanno dimostrato come le decisioni economiche che, in genere, cercano di promuovere il progresso di tutti tramite la generazione di nuovi consumi e il permanente incremento del profitto, siano insostenibili”. E’ il monito di Papa Francesco al Forum Mondiale dello Sviluppo Economico Locale, al via a Torino con duemila delegati e rappresentanti di 70 Paesi del mondo. “Dio conceda lumi e ispirazioni a questo incontro”, auspica il Pontefice nella lettera inviata  al sindaco Piero Fassino. “Lo sviluppo economico locale –  afferma Il Papa – sembra essere la risposta piú adeguata alle sfide che ci presenta un’economia globalizzata e spesso crudele nei suoi risultati”. Secondo Papa Francesco, “le discussioni politiche ed economiche pubbliche e private devono interrogarsi su come integrare i criteri etici nei sistemi e nelle decisioni”. E “l’accento fondamentale sul locale, come vogliono i Forum di Sviluppo Locale, sembra essere una delle strade maestre per un vero discernimento etico e per la creazione di economie e di imprese libere dalla legge del profitto a ogni costo e della perpetua espansione degli affari, per essere veramente al servizio di tutti e reintegrare gli esclusi nella vita sociale”. Il pontefice ricorda due frasi che sintetizzano il suo pensiero: “Il piccolo è bello” e “Il piccolo è efficace”. Obiettivo del Forum è trovare una via locale allo sviluppo del mondo. L’idea è che tutte le politiche che riguardano lo sviluppo sostenibile partono dal basso. “Quello che sarà la globalizzazione – sottolinea Fassino – dipenderà sempre di piú da quello che si fará nelle nostre comunità, anche nelle grandi conurbazioni in cui già oggi vive il 50 per cento della popolazione. Nel nostro vocabolario c’è un neologismo glocal che è la sintesi di globale e locale. Nell’attuale contesto globale caratterizzato da una forte crisi economica, sociale e ambientale, bisogna pensare in modo nuovo al ruolo che le città e i governi locali devono giocare per realizzare strategie di sviluppo che siano efficaci e inclusive”. Venerdì nella giornata di chiusura arriveranno a Torino il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, il presidente del Senato Pietro Grasso, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. (ANSA).

Ogm:La Via, possibile Pe richieda nuova proposta Commissione Esecutivo Ue no spazio alternative,stati prendano responsabilità – L’Europarlamento potrebbe chiedere nuove proposte di regolamento, ma la Commissione Ue non ne vuol sentir parlare. Il dibattito sugli Ogm continua a imperversare in Europa all’indomani della bocciatura da parte della commissione Ambiente dell’Eurocamera della proposta dell’esecutivo comunitario di lasciare a ogni Stato membro la scelta di importare o meno mangimi ogm già approvati da Bruxelles. La plenaria è chiamata a votare lo stesso testo nella prossima plenaria del 26-29 ottobre e si preannuncia già un chiaro ‘no’. “E’ possibile però che qualche gruppo chieda alla Commissione Ue di presentare una nuova proposta, ma non si può avere la certezza che raggiungano la maggioranza”, ha annunciato oggi il presidente della commissione Ambiente Giovanni La Via (Ncd), nel corso del dibattito “Renationalising Eu Policies? The European Debate on Gmos” tenutosi stamattina nella stessa Eurocamera. L’ipotesi di una nuova proposta è stata però prontamente bocciata dal ‘padre’ del progetto di regolamento silurato ieri dalla commissione parlamentare. “Il rigetto della nostra proposta vuol dire mantenere le regole che ci sono, non c’è una terza opzione”, ha sottolineato nel dibattito Ladislav Miko, direttore generale facente funzione della Dg salute e consumatori della Commissione Ue. “Con il nostro progetto – ha proseguito Miko – abbiamo cercato di affrontare la situazione per cui l’Ue dipende dalle importazioni di proteine vegetali Ogm ma ogni volta che si va al voto non si riesce ad avere una maggioranza a favore o contro. Se il rigetto della proposta significa mantenere le regole che ci sono, così sia”. Miko ha sottolineato che si è giunti a questa proposta perché “gli Stati membri non si vogliono prendere la responsabilità di decidere” se importare o meno Ogm.(ANSA).

Ambiente, da domenica la settimana del Pianeta Terra – Da domenica 18 al 25 ottobre la Federazione Italiana Scienze della organizza la Settimana del Pianeta Terra. Tutta l’Italia sarà protagonista di ben 237 eventi di cui 70 al Nord , molti sulle Isole, tanti al Centro e Sud del Paese, almeno 150 escursioni, più di 80 appuntamenti tra conferenze ed attività all’aperto. Più di 600 ricercatori impegnati per fare in modo che le geoscienze possano entrare nelle case degli italiani. L’iniziativa, riconosciuta dal MIUR, è stata creata da due ricercatori, Rodolfo Coccioni dell’Università di Urbino e Silvio Seno dell’Università di Pavia ed in campo vede università , musei, centri di ricerca. Tutto il programma è su www.settimanaterra.org (9Colonne)

Imprese: per 80 % Italiani aziende responsabili inquinamento – Per l’80% degli italiani, le aziende e le industrie sono i principali responsabili dell’inquinamento. E’ quanto emerge dall’elaborazione Ispra su dati della Commissione europea, diffusi in occasione di ‘Ambiente Lavoro’, salone fieristico italiano dedicato alla promozione della salute e del benessere nei luoghi di lavoro, in corso a Bologna fino al 16 ottobre. In generale, le paure più concrete degli italiani in materia ambientale sono: l’inquinamento dell’aria (56%) e dell’acqua (51%), seguiti dall’impatto sulla salute delle sostanze chimiche presenti nei prodotti di uso quotidiano (41%) e dal costante aumento dei rifiuti (40%). “Uno scenario che -spiega- conferma quanto le aziende debbano lavorare, al di là dell’ottemperanza a norme e regolamenti, per riportare in attivo il loro bilancio sociale e affermarsi come soggetti economici che perseguendo il proprio interesse contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei membri della società in cui sono inseriti, anche attraverso un’attenta politica nei confronti dell’ambiente”. (Labitalia Adnkronos)

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