La contessa di Hong Kong (Film, 1967)

La contessa di Hong Kong è l’ultimo film di Charlie Chaplin, girato nove anni dopo Un re a New York. Il grande comico del muto, dirige, produce, scrive, sceneggia e realizza persino la colonna sonora, ritagliandosi un piccolo cammeo nei panni di un vecchio stewart. Opera minore, certo, ma non da disprezzare, come fece la critica britannica accogliendo con freddezza l’uscita, confortata da un totale insuccesso di pubblico.

In sintesi la trama. Il ricco diplomatico Ogden Mears (Brando) sta viaggiando via mare verso gli Stati Uniti, ma la sua vita cambia durante uno scalo a Hong Kong, perché conosce la contessa Natasha Alexandroff (Loren). Al risveglio, Ogden trova nell’armadio della sua cabina la contessa, decisa a raggiungere senza passaporto gli Stati Uniti. Il diplomatico finisce per innamorarsi e per aiutarla organizza un matrimonio di comodo con il suo maggiordomo. Tutto inutile. Quando il transatlantico si avvicina alle Hawaii, la contessa si tuffa in mare e abbandona la nave, mentre sta arrivando la moglie di Ogden. Il diplomatico decide di raggiungere Natasha, molla tutto e resta sulle isole tropicali insieme alla sua bella.

La contessa di Hong Kong è il secondo film della produzione britannica di Chaplin, non tocca livelli di poesia e di comicità di altri capolavori, ma resta una dignitosa commedia sofisticata. Un film teatrale, quasi completamente girato in interni, fotografato in quattro colori, con suggestivi scenari montati alle spalle dei protagonisti che conversano sulla nave o in riva al mare. Poche sequenze girate in esterni, quasi sempre avulse dalla narrazione e usate per intervallare le parti teatrali che sono il sale della commedia. Pochade alla Feydeau, con scambi di coppie e di camere, travestimenti, qui pro quo, amanti nascoste nell’armadio e finti matrimoni. Garry Marshall si è sicuramente ispirato al film di Chaplin per girare Pretty Woman (1990), interpretato da Richard Gere e Julia Roberts, pellicola romantica di ben altro successo. La contessa di Hong Kong si avvale di due interpreti eccellenti come Sophia Loren e Marlon Brando nei ruoli principali, nella versione italiana doppiati da Rita Savagnone e Giuseppe Rinaldi. Carlo Romano presta la voce inconfondibile a Charlie Chaplin, per le poche battute recitate. Divertente, da riscoprire senza pregiudizi intellettualistici.

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Regia: Charlie Chaplin. Soggetto e Sceneggiatura: Charlie Chaplin. Fotografia: Arthur Ibbetson, Roland Totheroh. Montaggio: Gordon Hales. Scenografie: Vernon Dixon, Robert Cartwright. Musiche: Charlie Chaplin. Produzione: Charlie Chaplin (Gran Bretagna). Durata: 120′. Genere: Commedia. Titolo Originale: A Countess from Hong Kong. Interpreti: Marlon Brando, Sophia Loren, Sidney Chaplin, Tippy Edren, Patrick Cargill, Margaret Rutherford, Michael Medwin, Olivier Johnston, John Paul, Ray Marlowe, Jackie Dee, Mauren Russel, Jenny Bridge, Angela Pringle, Dilys Laye, Bill Nagy, Peter Bartlett, Angela Scoular, Carol Cleveland, Cecil Cheng, Francis Dux, Lee Lowe, Geraldine Chaplin, Leonard Trolley, Burnell Tucker, Charlie Chaplin, Victoria Chaplin. Doppiatori: Giuseppe Rinaldi (Brando), Rita Savagnone (Loren), Carlo Romano (Chaplin).

©Futuro Europa®

[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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