Rassegna stampa estera

“Dirty Soccer”, Salvini alle calcagna di Renzi, ‘Farsa Italia’ e il tramonto di Berlusconi, la patata bollente delle Pensioni, la Buona Scuola, le grandi opere infinite, un Italia sempre più insofferente verso i migranti, l’Isis. Tanti gli argomenti affrontati dalla stampa internazionale questa settimana.

Proprio non riusciamo a farne a meno del brutto calcio, ancora una storia di scandali e partite truccate, “Dirty Soccer”, nella quale la stampa estera di è subito tuffata. Scrive Rachel Sanderson sul Financial Times, che l’arresto di 50 persone, tra calciatori e Presidenti di club, con l’accusa di brogli in 28 partite, ha fatto partire un’indagine parallela sui diritti televisivi di Mediaset e Sky Italia (…) L’autorità antitrust ha aperto un’inchiesta su Mediaset – di proprietà dell’ex Primo Ministro Silvio Berlusconi – e sulla proprietà di Rupert Murdoch Sky Italia, con il fine di verificare se le parti hanno violato la legge sulla concorrenza attraverso ‘accordi di condivisione’ ed esclusione di nuovi concorrenti”. Steve Scherer  per Reuters si sofferma sui 50 arresti che hanno coinvolto personaggi di spicco del campionato di terza divisione e la Lega Pro, tra i quali un presunto mafioso. La parte triste di questo articolo è quella dove Scherer ripercorre la squallida storia italiana delle partite truccate. “L’Italia è stata scossa da altre partite truccate e scandali negli ultimi anni. I gruppi mafiosi hanno sempre sfruttato l’industria del gioco d’azzardo legale del Paese, il più grande d’Europa, dal quale riuscivano a guadagnare molti soldi, ma anche a riciclare senza troppi problemi il denaro sporco”. Anche il Bangkok Post ha dedicato ampio spazio a “Dirty Soccer”, che va ad aggiungersi, scrivono, a l “Totonero” e “Calcioscommesse”.

Matteo Renzi vs Matteo Salvini sempre più in primo piano. Come spiega Renaud Bernard su France TV info, il leader della Lega Nord tallona sempre più il Presidente del Consiglio e “le prossime elezioni regionali non sembrano nascere  sotto una buona stella per Matteo Renzi”. “Matteo Salvini può arrivare a far rabbrividire Matteo Renzi. Oggi è il secondo uomo politico più popolare d’Italia, appena dietro all’attuale Capo del Governo. Sei mesi fa, durante un precedente voto regionale, ha portato il suo partito sul secondo gradino del podio in Emilia Romagna, una regione notoriamente in mano alla sinistra”. Dice di più Bernard, “Salvini sta annientando la Forza Italia di Berlusconi”, affermazione rafforzata da Philippe Ridet che titola il suo pezzo su Le Monde Quand Forza Italia devient <Farsa Italia>.  “Ciao Silvio… Il deputato europeo Raffaelle Fitto ha finalmente dato atto alla sua minaccia. Ha annunciato il 19 Maggio, la sua decisione di creare una nuova struttura politica (per ora una semplice associazione) battezzata ‘Conservatori e Riformisti’ (Oh, che bel ossimoro!) nella quale vuole riunire la quarantina di parlamentari contrari a Silvio Berlusconi in seno a ciò che resta del Partito Forza Italia che gli internauti faziosi hanno già rinominato ‘Farsa Italia’.” Si chiede il giornalista francese : “avrà più possibilità dei suoi predecessori nel tentativo di sbullonare la statua del patriarca? Sono in molti a volersi spartire l’eredità della destra italiana”, infatti davanti a lui ha non solo Alfano, ma il caterpillar Salvini e Toti “fedelissimo” di Berlusconi. “Fitto si è invitato alla loro tavola con tanto di forchetta, coltello e salvietta. Non mancheremo di tenerci informati”.

Tanto parlare sulla brutta sorpresa fatta al Premier dalla Corte Costituzionale sulle Pensioni e la restituzione del “maltolto” alla parte lesa: i pensionati appunto. Lorenzo Totaro su Bloomberg Business spiega come i “passi fatti dal Primo Ministro Matteo Renzi verso la ripresa economica siano in qualche modo ostacolati da una disputa sulle pensioni che nasce dai primi provvedimenti contro l’austerità” e nello specifico sulla scure che ha colpito il bilancio durante il Governo Monti. “Il 30 Aprile, la Corte Costituzionale  a Roma ha colpito una misura dell’ex Premier Mario Monti, presa alla fine del 2011, che ha fermato gli aumenti legati all’inflazione per i pensionati che percepivano pensioni al di sopra di una certa quota. La necessità di risarcimento pregresso e i pagamenti  futuri porterebbero ad un totale di 19 miliardi di euro (…) Questa sentenza lascia Renzi alla ricerca di un difficile equilibrio nel placare gli anziani del suo Paese e rispettare gli obbiettivi di pareggio del deficit di bilancio concordati con l’Unione Europea. Il leader quarantenne deve affrontare questo dilemma proprio quando l’economia del suo Paese mostra la sua prima crescita dal 2013 (…) Il pronunciamento dell’alta Corte non poteva arrivare in un momento peggiore per Renzi, proprio quando l’auspicata uscita dell’Italia da una recessione record è finalmente in vista”. “Ora”, scrive Nathalie Lacube su La Croix, “il Governo italiano deve sbloccare 2 miliardi di euro per recuperare in parte le perdite subite da sei milioni si persone dalla riforma delle pensioni avvenuta nel 2011”. Spiega la giornalista che “la sfiducia dei mercati nei confronti dell’economia italiana era così forte che nel Dicembre del 2011 il Paese non riusciva quasi più  a contrarre sui mercati dei capitali i prestiti necessari , subendo tassi d’interesse insostenibili” portando così ad una pesante riforma delle pensioni nella quale, tra le varie misure c’era anche il distacco dell’indicizzazione dall’inflazione per le pensioni maggiori di 1400 euro al mese. “Questa misura aveva permesso negli anni 2012 e 2013 di economizzare cinque milioni di euro alle finanze pubbliche (…) è questa mancanza di indicizzazione del 2012 e 2013 che la Corte Costituzionale ha invalidato lo scorso 30 Aprile, mettendo l’attuale Primo  Ministro  Matteo Renzi davanti ad una vera e propria ‘bomba finanziaria’.” Ma, conclude la Lacube, Matteo Renzi non vuole restituire integralmente la somma dovuta ai pensionati. Non se ne parla , ha detto , di affrontare un “rimborso totale” altrimenti dovremmo “tagliare sull’istruzione, sui sussidi e sulle grandi opere”.

Già, tre argomenti scottanti che non sfuggono ai giornalisti stranieri. Michael Day parla proprio di autostrade sull’Independent, prendendo spunto dall’”eternamente incompiuta” Salerno-Reggio Calabria, entrata nella fase finale di costruzione dopo ben 50 anni. “Nel 1966, Lunar 9 è stato il primo veicolo spaziale ad atterrare sulla Luna, l’Inghilterra ha vinto la Coppa del Modo e l’Italia ha aperto il primo tratto della Salerno-Reggio Calabria. Nel successivo mezzo secolo le missioni spaziali hanno fatto sempre più grandi cose, l’Inghilterra ha lottato per ripetere l’impresa, e, incredibilmente, l’Italia sta ancora arrancando nella costruzione della A3, la nota autostrada ‘eternamente incompiuta’. Spiega Day che gli attivisti, come Stefano Zerbi portavoce del Codacons, vedono questa grande opera come l’incarnazione di tutto ciò che non funziona nel Paese dalla corruzione alla cattiva gestione degli impianti. Ma, proprio questa settimana, scrive Michael Day, il Primo Ministro Matteo Renzi (…) ha affermato che l’autostrada sarà finita entro il 2015” anche se qualcuno ha trovato inopportuno questo tono trionfalistico “visto che 50 anni dopo l’inizio della sua costruzione, non si può dare una data certa per il suo completamento.” E cosa dire dell’istruzione? Pierre de Gasquet su Les Echos affronta il tema scottante della riforma della scuola. “Anche in Italia, la riforma dei licei avviene in modo indolore” (la Francia sta affrontando la controversa riforma dei collèges, ndr). Certo in un Paese fermo come il nostro qualsiasi cambiamento fa paura,soprattutto quando si trattano questioni controverse come la scuola. Ma in questo caso, come fa notare de Gasquet riportando le parole di Renzi, forse bisognerebbe usare un po’ di più la parola “merito”, che non è un dispregiativo o un insulto come molti sembrano pensare. L’Italia è da secoli simbolo di cultura e puntare su questa ricchezza naturale per far si che aumenti anche quella che permette gli investimenti e la crescita del Paese, evitando tra l’altro ulteriori fughe di cervelli, sarebbe raggiungere un grande risultato.

Molto ha fatto discutere il rifiuto della Valle d’Aosta di accogliere più migranti. Come riporta Le Point,lo sfondo delle elezioni e la crescita del sentimento xenofobo che sta contagiando il Paese sono parte di questa decisione che viene però giustificata dal suo Presidente Augusto Rollandin non come una questione “ideologica”, ma di “dignità nell’accoglimento” di garanzia nell’inserimento, cosa  che la Regione autonoma, a sentire il suo Presidente, oggi non può fare. Legata alla questione dell’accoglimento  c’è la paura dell’Isis che ciclicamente ci riempie di minacce via social network come riportano lungamente la redazione di Al Araiya e Ryan Barrell suThe Huffington Post UK.

Rachel Sanderson, Police raid Italian TV groups in football righta inquiry, Financial Times, 19 Maggio 2015; Steve Scherer,  Italy breaks up soccer match-fixing network involving mafia, Reuters, 20 Maggio 2015; AFP per Bangkok Post, 50 arrests in Italy “Dirty Soccer” betting probe, 19 Maggio 2015; Renaud Bernard, Italie: Matteo Renzi menace par le leader d’extreme droite, France TV info, 19 Maggio 2015;  Philippe Ridet, Quand Forza Italia devient ‘Farsa Italia’, Le Monde, 19 Maggio 2015;Lorenzo Totaro,  Monti’s Budget Ax Leaves Renzi on Hook for Italian Pension Money, Bloomberg Business, 15 Maggio 2015; Nathalie Lacube, L’Italie doit 5 milliards à ses retraités, La Croix, 18 Maggio 2015; Michael Day,  Italy’s eternally unfinished highway enters final stretch – 50 years after construction began, The Independent, 20 Maggio 2015; Pierre de Gasquet,  Italie: La réforme des écoles de Renzi bute aussi sur l’autonomie, Les Echos, 19 Maggio 2015; AFP per Le Point, En Italie la Vallée d’Aoste refuse les migrants pour préserver la “dignité”, 18 Maggio 2015; Staff writer,  ‘Countdown to zero hour’: ISIS supporters on Twitter post Italy threats, Al Arabiya, 18 Maggio 2015; Ryan Barrell,  Islamic State Supporters Post Chilling Photos From Rome, Warninf Of ‘Zero Hour’,  The Huffington Post UK, 18 Maggio 2015.

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