Cronache britanniche

Londra – Questa settimana il Parlamento britannico ha approvato una legge che passerà alla storia. A Westminster, infatti, la Camera dei Comuni ha votato a favore della fecondazione assistita a tre genitori. Se il disegno di legge passerà anche il test del Senato (Camera dei Lord), il Regno Unito, di fatto, farà da apripista a questa tipo di procedura legislativa sia a livello europeo che mondiale. Il Sottosegretario alla Salute, Jane Ellison, ha definito la misura come un “importante passo in avanti” per prevenire possibili malattie mitocondriali.

La “nuova tecnica” permetterà, infatti, alle donne portatrici di malattie mitocondriali gravi la possibilità di avere bambini senza trasmettere loro questo tipo di patologie. Secondo le stime del professor  Doug Turnbull, tra i pionieri di questa tecnica, che guida il team di ricercatori dell’University of Newcastle upon Tyne, dal prossimo anno potrebbero beneficare di questa legge oltre 2.500 donne e circa 150 bimbi l’anno potrebbero nascere grazie a questa pratica: il primo nato con tre genitori è previsto per il 2016. In realtà, a dispetto dell’assenza di una legge che regoli e autorizzi questa tecnica sperimentale, ci sono già precedenti a livello mondiale, famoso il caso di Alana Saarinen, la teenager americana nata con l’apporto di DNA di tre persone.

Nonostante l’opposizione di una parte della comunità scientifica, della chiesa anglicana e di varie associazioni, l’Human Fertilisation and Embryology Act (questo il nome della Legge), ha ricevuto la “benedizione” e il supporto del premier David Cameron, che ha alle spalle l’esperienza personale legata alla morte del figlio Ivan nel 2009 per una rara forma di epilessia. Ha invece manifestato il suo totale disappunto, il vescovo ausiliare di Westminster, John Sherrington, definendo “incredibile” una decisione presa con dubbi sulla sicurezza ed efficacia di una tecnica che non è stata sottoposta a sperimentazione clinica. Scetticismi e critiche a parte, il parlamento britannico e il Paese nel suo complesso hanno dimostrato ancora una volta, semmai ce ne fosse stato ancora bisogno, di essere una democrazia all’avanguardia dalla quale molti dovrebbero prendere esempio.

©Futuro Europa®

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