Italia delle Regioni

Sono stati accolti dal Governo i due ordini del giorno presentati da parlamentari appartenenti a vari Gruppi,  in merito alla riorganizzazione delle Province in particolare in relazione al destino del personale degli Enti medesimi.     Come noto la legge 56/2014 – conosciuta come Legge Delrio – determinerà un numero di personale soprannumerari o pari a circa 20.000 unità che dovranno essere ricollocate negli uffici pubblici di Stato, Regioni e Enti locali entro due anni, attraverso l’istituto della mobilità. Successivamente verranno messi in disponibilità.

Gli ordini del giorno presentati, oltre a porre in essere ogni atto necessario per la tutela dei dipendenti in ruolo, nel rispetto degli impegni assunti e degli atti di indirizzo già approvati dalla Camera e ad assicurare il totale assorbimento delle posizioni soprannumerarie, prevedono che vi sia una accelerazione del processo di riordino previsto dalla legge 56/2014 prevedendo anche l’esercizio del potere sostitutivo a decorrere dal 30/03/2015 in caso di inerzia del legislatore regionale.

Negli O.d.G. si chiede anche che il Governo si impegni a valutare, nella definizione della legge di stabilità 2016, i risultati e la effettiva sostenibilità del contributo posto a carico delle Province e Città metropolitane per gli anni 2016 e 2017, tenendo conto che si ravvisa la necessità di garantire le funzioni fondamentali di questi Enti.

Altro aspetto importante approvato con l’accoglimento  degli ordini del giorno, è quello che prevede l’eliminazione delle sanzioni a carico di Province e Città metropolitane non adempienti al patto di stabilità 2014 e ad eliminare gli obiettivi di patto 2015 in virtù del fatto che si tratta di nuovi Enti locali, completamente riformati nella Governance e nelle funzioni assegnate.

Il Governo ha accettato di valutare la possibilità di far slittare i termini di definizione del contributo richiesto a Province e città metropolitane che, ai sensi della approvata legge di stabilità devono concorrere al contenimento della spesa pubblica attraverso una riduzione della spesa corrente e a consentire che gli stessi possano predisporrei il solo bilancio di previsione 2015 in data successiva al completamento del riordino da parte dello Stato e delle Regioni.

Infine il Governo si è impegnato a valutare la possibilità di garantire le risorse necessarie a coprire il costo del personale precari o oggi in forze alle Province e alle Città metropolitane e, i cui contratti non possono essere reiterati proprio in virtù di quanto previsto dal provvedimento votato. I sottoscrittori dell’Ordine del Giorno ritengono “significativa l’apertura del Governo su un tema così importante che interessa in primis la vita lavorativa di tanti dipendenti in ruolo e precari e  la continuità nella erogazione i servizi sul territorio”.

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