Marò, vicenda ad una svolta?
La notizia è di queste ore: sul caso dei Marò Massimiliano La Torre e Salvatore Girone è in corso una trattativa con il Governo indiano per una soluzione condivisa. Il Ministro degli Esteri indiano rispondendo a un’interrogazione parlamentare del suo Governo dice che “si è alla ricerca di una soluzione consensuale, come è stata cercata dal Governo italiano”. Alla domanda su quale sia la reazione del Governo Indiano alla proposta Italiana risponde che “la questione è all’esame della Corte suprema indiana” e che “la proposta del Governo indiano è all’esame di quello italiano”.
E’ la prima volta che l’India ammette di prendere in considerazione una proposta italiana per la soluzione della vicenda da tempo in sospeso dei due militari italiani accusati di omicidio di due pescatori indiani nel 2012 al largo delle coste del Kerala. Che sia, finalmente, il segnale dell’esito positivo della vicenda?
Notizia che ricordiamo aveva fortemente rattristato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, come si legge nella nota del Quirinale, che continua col dire che il Capo dello Stato avrebbe continuato a seguire con attenzione “gli orientamenti che si sarebbero determinati in Parlamento” e sarebbe restato in “stretto contatto con il Governo”. E notizia, “avvenimento così grave” – queste le parole del Ministro degli Esteri Gentiloni – alla quale il Governo si sarebbe riservato “i passi necessari”, a cominciare dal richiamare per consultazioni, a Roma, l’Ambasciatore italiano a New Delhi.
In occasione delle audizioni delle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato riunite in seduta comune, il Ministro della Difesa Roberta Pinotti ha espresso la propria delusione e irritazione per la decisione della Corte suprema indiana sui due marò. “Le nostre erano istanze di carattere umanitario” continua il Ministro “e ci aspettavamo un risultato diverso”. Analoga delusione è espressa dall’Alto rappresentante per la politica estera europea Federica Mogherini, per la quale la decisione della Corte suprema indiana “delude le aspettative per una soluzione di comune accordo attesa da molto tempo” e potrebbe avere ripercussioni negative, anche, sulle relazioni Unione Europea-India e sulla lotta globale contro la pirateria in cui l’Unione Europea e da lungo tempo impegnata.
Si spera che la fermezza e la coesione di azione dimostrata – almeno in questa circostanza – dal Governo italiano negli ultimi sviluppi della vicenda, faccia sì che quanto prima si arrivi alla “soluzione rapida e positiva” auspicata dallo stesso Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
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