Outing

«Luxuria Vladimir ha recentemente raccontato a un giornalista di un suo passato di droga e prostituzione; lasciamo stare facili entusiasmi e facciamo finta che per qualche minuto la notizia ci interessi. Dopo di che poniamoci la domanda: ma perché l’ha detto? la risposta è facile. Questi non personaggi che per fortuna, non certo per talento, popolano a un certo punto la galassia dei famosi, nel momento del tramonto si aggrappano a tutto per non essere dimenticati; non avendo da offrire performance indimenticabili, che so, un pensiero intelligente oppure, vado a memoria, un disegno di legge a matita.

Insomma ci tocca sentire questa triste storia. E già, la droga; “però ne sono uscito. Anzi uscita”. Come quelle che tirano fuori violenze infantili o robe simili. Tutto raccapricciante. Mai una volta che si sia sentito qualcosa tipo: da giovane ho donato un rene alla mia portiera; oppure, ho regalato una delle mie duecento Barbie a un povero. 

Che tristezza, che degrado dei costumi. Fa notizia la notizia negativa. I giornali sono diventati un covo di vampiri che vagano assetati di sangue. Purtroppo personaggi come il signor Luxuria fanno ormai parte della nostra vita: penso a quella tipa bionda boccolosa che in una trasmissione di diversamente pensanti, dispensava pensieri e pillole di saggezza a una platea di imbecilli.

Mi viene anche in mente che una volta c’era un tipo in una tivvù americana, tale Jerry Springer, che faceva trasmissioni tipo: una coppia apparentemente normale si confida. L’uomo dice alla moglie: “cara, ho un segreto; anni fa ero una donna”. E lì scoppia il finimondo. Ecco, la parola d’ordine è stupire e quando lo stupore è appannato, cercare di muovere a pietà.
E così ha fatto la cara vecchia Luxuria, che, ormai non più giovane, non più onorevole, non più soubrette, ha raschiato il fondo del barile e ci ha gettato in faccia una storia triste.

E allora come stupirsi se 500 donne fanno la fila per una foto con Garko Gabriele? Almeno per loro, il signore in questione è un sogno.

Perché osservare la realtà che pullula di quasi famosi, di famosi per un po’, se c’è una bella fiction in tivvù?»

© Futuro Europa ®

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