Internet@Italia 2013, gli Italiani e la Rete

Istat e Fub hanno presentato, con un convegno congiunto, i risultati di uno studio che, partendo dai dati raccolti mediante l’indagine multiscopo “Aspetti della vita quotidiana”, ha tracciato il profilo degli utenti e dei non utenti della Rete Internet, visti nel loro insieme e nella loro articolazione socio-demografica e culturale.

Mauro Frullone, Direttore ricerche per la Fondazione Ugo Bordoni, ha presentato lo studio in cui sono stati isolati quattro indicatori legati ad aspetti infrastrutturali: la velocità di trasmissione, il numero di utenti connessi, il numero di dispositivi connessi e il volume di traffico.

Per quanto attiene a quest’ultimo aspetto, il relatore ha evidenziato la propensione dell’utente ad accedere spontaneamente a velocità maggiori quando ciò gli è possibile e che il legame tra domanda e offerta dipenderà presto non solo dai comportamenti dei cittadini, ma anche da una domanda determinata dai dispositivi stessi, per via del crescente sviluppo dei rapporti  machine-machine e dell’Internet delle cose.

I dati presentati e relativi al 2013 mostrano un’Italia che arranca e ad ora incapace di colmare il gap con gli altri paesi comunitari che dovrebbero invece essere alla sua portata. La ricerca ha messo in evidenza anche l’uso da parte delle diverse tipologie di utente, basandosi su dati Istat ed Eurostat, e distinguendo tra utenti forti, che utilizzano Internet quotidianamente, utenti deboli, che lo utilizzano una volta alla settimana, utenti sporadici, ex utenti e non utenti. Gli utenti forti si fermano al 33% del campione, mentre i non utenti superano addirittura il 40%. È stata inoltre riscontrata una forte correlazione tra l’uso della Rete e certe caratteristiche dell’utente, quali soprattutto la giovane età, il possesso di un titolo di studio e la migliore condizione professionale. Un dato positivo, tuttavia, risulta dal grafico che mette a confronto l’andamento delle tipologie di utente, dove può apprezzarsi un superamento degli utenti deboli da parte della tipologia utenti forti.

Il convegno si è concluso con una tavola rotonda coordinata da Alberto Zuliani. Tra i relatori Mauro Bonaretti, segretario generale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roberto Moriondo, rappresentante delle regioni del comitato di indirizzo Agid  e Antonio Nicita, commissario infrastrutture e reti Agcom, che ha affermato nel corso del confronto: “va fatta sia a chi perde che a chi cerca lavoro, concentrandosi sulla sostituzione con nuove forme di intermediazione e nuove professioni. Dove quindi Internet appaia sia come ambito di nuove realtà professionali che come strumento per realizzare e accelerare il processo di sostituzione culturale e professionale auspicato”.

©Futuro Europa®

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