Italia-Vietnam: si consolidano le relazioni bilaterali

Ho Chi Minh City – Il Vietnam e l’Italia hanno intrapreso un nuovo percorso di consolidamento delle relazioni bilaterali, cominciato negli scorsi mesi con la visita del Premier Matteo Renzi ad Hanoi e proseguito proprio in questi giorni (24-26 Novembre) con l’arrivo in Vietnam di una folta delegazione d’imprenditori italiani guidata dal Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova.

Per l’occasione è stato inaugurato il nuovo Consolato Generale d’Italia a Ho Chi Minh City, dove a fare gli onori di casa, era presente l’ambasciatore italiano in Vietnam Lorenzo Angeloni, il quale ha voluto rimarcare gli importanti “rapporti d’amicizia” esistenti tra i due paesi. Della Vedova, invece, ha sottolineato come per l’Italia il Vietnam rappresenti “la porta d’entrata ideale al mercato ASEAN” per lo sviluppo del Made in Italy nei settori della moda, del turismo, dell’automazione, delle infrastrutture, dell’energia, dei servizi, della tecnologia informatica e del biomedico nella regione e per cogliere le opportunità di esportazioni esistenti per le imprese italiane specialmente nel sud del paese. L’Italia è, di fatto, per grandezza il 18° mercato d’esportazione e il 15° d’importazione per il Vietnam. Nel 2012 il volume d’affari è stato di $2.85 miliardi (ancora poco però se si considerano i $20 miliardi degli Stati Uniti), ma secondo Riccardo Maria Monti, presidente Agenzia ICE, ci sono tutte le potenzialità per arrivare a €5 miliardi entro il 2016.

L’Italia è, inoltre, uno dei principali partner ODA (Official Development Assistance) del Vietnam, con oltre €30 milioni in aiuti già stanziati e con un progetto ambizioso di trasferire gli aiuti dal settore pubblico a quello privato con un ulteriore investimento di €25 milioni. L’obiettivo, secondo Della Vedova, è quello di passare da un semplice supporto finanziario a un più complesso supporto tecnico in modo da favorire lo sviluppo delle competenze necessaire e di cui il Vietnam ha enormemente bisogno per incrementare la propria produttività nei settori strategici. Certo un ruolo importante per il finanziamento del settore privato lo dovranno giocare le banche, a tal scopo era dovuta la presenza anche del Presidente del Comitato per l’Internazionalizzazione dell’ABI, Guido Rosa, il quale ha ricordato che €800 milioni è la cifra già stanziata dalle banche per finanziare le esportazioni e gli investimenti delle imprese italiane in Vietnam.

Per assicurare un adeguato trasferimento tecnologico e di competenze, il governo vietnamita e quello italiano hanno intrapreso una strada che porterà alla formazione di numerose joint venture, specialmente tra le piccole e medie imprese. Per facilitare questo importante passaggio il governo di Hanoi metterà inoltre a disposizione 119 zone industriali speciali, dove grazie allo sviluppo di adeguate infrastrutture e di un trattamento fiscale favorevole le nuove imprese potranno più facilmente insediarsi. Ma oltre alla creazione di future partnership, la missione ha anche avuto lo scopo di rafforzare i rapporti commerciali già esistenti. Infatti, tra le realtà italiane attive nel mercato vietnamita spiccano su tutti i nomi di Eni e Generali, ma anche Piaggio, Ariston Thermo, Datalogic, Perfetti Vam Melle e Bonfiglioli.

Insomma, l’Italia questa volta si è mossa d’anticipo per sfruttare le enormi potenzialità economiche messe a disposizione dal Sudest Asiatico e dal Vietnam in particolare. Se gli ottimi auspici presentati durante la missione italiana si concretizzeranno, il paese potrà dunque contare su uno dei partner commerciali più attivi e “contesi” della regione.

©Futuro Europa®

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